DI MICHELE PIRAS
Due giorni di sciopero dei lavoratori delle ferrovie
L’ennesimo a sottolineare lo stato pietoso nel quale versa un servizio pubblico fondamentale che muove economia e diritti, che dovrebbe essere uno degli asset fondamentali di un Paese moderno.
Si può fare come l’uomo qualunque e inveire contro i lavoratori, pretendere che limitino l’esercizio dei loro diritti, rinuncino alle loro sacrosante rivendicazioni.
Si può anche precettarli, definirli degli scansafatiche e continuare a non fare nulla. Oppure volgere lo sguardo a un Ministro che si occupa di tutto, dai migranti alla pretesa sicurezza, dal cibo alla politica estera, meno che del suo ministero. Quello dei trasporti appunto.
E l’Italia si ferma per altri due giorni
Scegliete voi se prendervela con le altre vittime del collasso ferroviario italiano, che oltre a milioni di pendolari e utenti sono proprio i lavoratori delle ferrovie, o con chi dovrebbe affrontare i problemi, trovare soluzioni, e invece non fa un cacchio, dalla mattina alla sera.
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Michele Piras
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