Gli USA, l’ONU e lo sterco del demonio

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Stefano Lamorgese da ARTICOLO VENTUNO –

Gli USA, l’ONU e lo sterco del demonio

(Imagine Credits: Save the Children)
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Se ne è parlato molto: lo scorso 1 Luglio la Missione statunitense presso le Nazioni Unite (https://usun.usmission.gov/) ha emesso un nuovo comunicato contro Francesca Albanese – “United Nations Special Rapporteur on the situation of human rights in the Palestinian territories occupied since 1967” – chiedendone al segretario Generale Gutierrez l’immediata rimozione.Si tratta di un testo breve ma violentissimo e – se letto con attenzione – davvero rivelatore. Lo si può leggere qui: https://usun.usmission.gov/u-s-mission-to-the-united-nations-statement-opposing-francesca-albaneses-mandate-as-un-special-rapporteur-2/

Quali accuse vengono rivolte a Francesca Albanese?

Leggiamo: “Nelle ultime settimane, la signora Albanese ha intensificato il suo virulento antisemitismo e il suo incessante pregiudizio anti-israeliano, che dura da anni, inviando lettere minacciose a decine di soggetti in tutto il mondo, tra cui importanti aziende americane”. E ancora: “Queste lettere costituiscono inoltre un’inaccettabile campagna di guerra politica ed economica contro l’economia americana e mondiale”.

Infine: “Gli Stati Uniti ribadiscono la nostra richiesta al Segretario Generale di condannare direttamente le attività della Sig.ra Albanese e di chiederne la rimozione dall’incarico di Relatrice Speciale. La mancanza di azioni in tal senso fino ad oggi ha permesso alla Sig.ra Albanese di proseguire la sua campagna di guerra economica contro entità in tutto il mondo”.

Proviamo a sorvolare sulle ridicole accuse di antisemitismo, lanciate come il riflesso condizionato di una Nirenstein o di un Porro qualsiasi. Andiamo al sodo. Il quadro generale è chiaro: la diplomazia USA si muove per destabilizzare lo stato di diritto internazionale usando i toni minacciosi e spavaldi dell’erratico ma prevedibilissimo presidente col cappello rosso. Ma quello che emerge ancora più chiaramente è la motivazione profonda, quasi pavloviana che traspare dall’ennesimo attacco alla Albanese: i soldi, i quattrini, le aziende americane, l’economia americana, il substrato retorico e simbolico di tutta la bufala MAGA.

Vale la pena ricordare che la Relatrice Speciale nel suo ultimo rapporto “From economy of occupation to economy of genocide” (https://www.ohchr.org/sites/default/files/documents/hrbodies/hrcouncil/sessions-regular/session59/advance-version/a-hrc-59-23-aev.pdf) lancia accuse molto circostanziate e terribili: “troppe entità aziendali hanno tratto profitto dall’economia israeliana dell’occupazione illegale, dell’apartheid e ora del genocidio. La complicità denunciata dal rapporto è solo la punta dell’iceberg; porre fine a questa situazione non sarà possibile senza chiamare a rispondere il settore privato, compresi i suoi dirigenti“.

Ecco che cosa fa davvero imbestialire l’America imbandierata del 4 Luglio: chiunque ne metta in discussione la prepotente pretesa di fare soldi su tutto, anche sull’assedio per fame, sul racket degli aiuti, sulle bombe contro gli ospedali. E anche sui bambini accoppati dai cecchini con la stella di Davide sull’elmetto.

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Articolo di Stefano Lamorgese dalla redazione di

4 Luglio 2025