Solidarietà per Francesca Albanese Relatrice speciale dell’ONU 

DI MARIO IMBIMBO

 

Solidarietà per Francesca Albanese Relatrice speciale dell’ONU 

Il 30 giugno 2025 la Relatrice Speciale dell’Onu Francesca Albanese ha presentato al Consiglio per i Diritti Umani un rapporto che potrebbe segnare una svolta nelle responsabilità economiche nei conflitti armati. Intitolato “From Economy of Occupation to Economy of Genocide” il documento accusa oltre 60 aziende internazionali di trarre profitto dalla distruzione sistematica della Striscia di Gaza e di contribuire direttamente o indirettamente a crimini che configurano genocidio.

Tra le imprese citate spiccano giganti della difesa

come Elbit Systems, Israel Aerospace Industries, Rafael Advanced Defense Systems, Lockheed Martin, Boeing, General Dynamics, Leonardo, Airbus, tutte fornitrici di armamenti utilizzati nei bombardamenti o nelle incursioni di terra contro Gaza.

Nel campo della tecnologia, il report menziona

Palantir Technologies, che fornisce software di sorveglianza alle autorità israeliane; Google e Amazon, coinvolte nel controverso progetto Nimbus di cloud computing per il governo israeliano e altri colossi come IBM, HP e Microsoft, accusati di contribuire alle infrastrutture digitali dello Stato israeliano, comprese le piattaforme di riconoscimento facciale e i sistemi di controllo nei checkpoint e nei Territori occupati.

Ed ovviamente gli Stati Uniti cosa hanno fatto un minuto dopo?

Ma naturalmente hanno fatto richiesta formale per rimuovere Francesca Albanese dal suo incarico all’ONU. Ed indovinate con quale accusa? Ma ovvio: antisemitismo.
Non c’è limite al peggio. Forza Francesca. Siamo con te!
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Mario Imbimbo