DI MARIO PIAZZA
Decreto flussi


Da che mondo è mondo i sudditi (pardon, i cittadini) si scagliano contro le leggi imposte da chi governa quando vanno contro i loro interessi, le approvano quando fanno loro comodo e le ignorano quando riguardano altri. E’ un atteggiamento comprensibile ma sbagliato perché ogni legge è un test di intelligenza e se chi governa è un imbecille il problema è di tutti.
Prendiamo questo nuovo “decreto flussi”
che tanto dovrebbe piacere a chi come me non teme le invasioni e crede che il mescolarsi di culture diverse sia una ricchezza è non una iattura.
Mezzo milione di extracomunitari potranno entrare regolarmente in Italia nei prossimi 3 anni. Per pura coincidenza lo stesso numero di quelli che in Italia ci sono già e che, privi di documenti regolari, per sopravvivere possono scegliere tra il farsi sfruttare da datori di lavoro disonesti o peggio mettersi al servizio della malavita.
So che è difficile da credere
ma questo mezzo milione di schiavi non potranno essere regolarizzati perché al decreto flussi si accede soltanto attraverso i consolati italiani nei paesi di origine. Avete da anni una badante o una domestica fidate o un operaio bravo e onesto che a causa della burocrazia e della passività degli organi preposti non è riuscito a regolarizzarsi? Secondo il legislatore dovreste cacciarli via per mettere al loro posto, magari accanto a vostra madre inferma, uno o una che non avete mai visto in faccia.
Basta questo senza addentrarsi troppo nelle altre storture della famigerata Bossi-Fini,
per farmi temere che la sola imbecillità del legislatore non sia una condizione sufficiente. Temo che esista una volontà precisa di mantenere intatto questo esercito di manovalanza sottopagata e senza diritti per la gioia degli italiani disonesti e per non togliere ai trombettieri governativi i loro slogan preferiti, falsi e vuoti come il loro cervello.
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Mario Piazza