Sfruttamento e padroni Made in Italy

DI NICOLA FRATOIANNI

 

Sfruttamento e padroni Made in Italy

Titolo e foto da “Il Fatto Quotidiano”

Max Mara si vendica sulle lavoratrici e sulla città di Reggio Emilia dopo la denuncia delle condizioni inaccettabili nello stabilimento di San Maurizio in provincia, confermate dall’ispettorato del lavoro. Ieri la lettera a sorpresa dove comunica che non investirà più nel polo della moda di Reggio Emilia per “proteggere la reputazione dell’azienda”.
Come se la reputazione aziendale fosse messa in discussione dalle proteste di chi lavora e chiede condizioni giuste e dignitose, e non dai vertici che hanno scelto di macchiare la propria azienda di sfruttamento e discriminazione.
Certi imprenditori pensano davvero di poter fare quello che vogliono, di insultare e discriminare le lavoratrici, di pagarle poco e farle lavoratore fino allo sfinimento. E poi fanno le vittime quando la verità viene a galla e tentano ritorsioni. Sono senza vergogna.
Tutta la nostra solidarietà a lavoratrici, sindacati e istituzioni che chiedono solo diritti e dignità.
L’Italia non può essere ostaggio di questi padroni che pensano di poter comandare tutti e tutti.
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Nicola Fratoianni