L’uso di spyware mercenario: La risposta di Apple alla mia lettera della settimana scorsa

DA REDAZIONE

REDAZIONEL’uso di spyware:

 

Sandro Ruotolo dalla sua pagina FACEBOOK –

La risposta di Apple alla mia lettera della settimana scorsa

La conferma di ciò che da tempo denunciamo: l’uso di spyware mercenario non è un’eccezione, è diventato un fenomeno globale. Solo nell’ultimo ciclo di notifiche, Apple ha avvertito utenti colpiti in 94 Paesi. E dal 2021, il numero totale supera i 150 Paesi. È la prova che siamo di fronte a un attacco sistemico alla libertà di stampa, alla democrazia, alla sicurezza dei cittadini.
Apple conferma che le notifiche si basano sull’identificazione di schemi di attività sospette e che, per via delle protezioni della privacy, non sempre riesce a sapere chi siano esattamente gli utenti colpiti: giornalisti, attivisti, oppositori politici.

Nella mia lettera chiedevo chiarezza

Quante persone sono state colpite? Chi decide chi deve essere informato? Come si distinguono i casi legittimi da quelli abusivi? La risposta di Apple è un primo passo, ma resta evidente il bisogno di trasparenza, regole vincolanti e controllo democratico.
Intanto, mentre il governo italiano propone di vietare queste notifiche, Apple ci dice che senza questi alert, molte vittime non saprebbero mai di essere spiate. Ed è proprio grazie a una notifica che abbiamo scoperto il caso dei 5 giornalisti in Italia. Si tratta di una questione europea.

Questa battaglia è tutt’altro che finita

Continueremo a chiedere giustizia, a mobilitare il Parlamento europeo e a coinvolgere la società civile. Undici organizzazioni europee – tra cui Amnesty International, Articolo 19 e la Federazione europea dei giornalisti – hanno già dato vita a un gruppo di coordinamento contro lo spyware.
È un primo passo, ma deve diventare un fronte ampio, trasversale e determinato. Nessuno dovrebbe vivere con il timore di essere intercettato solo per aver fatto il proprio lavoro. La sorveglianza abusiva non è solo una violazione della privacy: è un attacco diretto al cuore della democrazia.
E noi non staremo in silenzio.
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30 Giugno 2025