DI MICHELE PIRAS
Alessandro il Grande
il macedone che costruì uno dei più grandi imperi della Storia antica sconfiggendo le armate persiane, era bisessuale e il compagno più fedele dell’intera sua vita fu Efestione, uno fra i suoi più valorosi consiglieri e comandanti.
Ma forse sarebbe meglio dire che nel Mondo antico sostanzialmente non esisteva il concetto di etero o omosessuale.
Esisteva la sessualità di ciascuno e poco importavano le preferenze del capo, del re o del guerriero, semmai le sue abilità tattiche e strategiche, i successi che riportava sul campo di battaglia.
Cosa poi sia successo nel passaggio dalla cultura greca al generale Vannacci è lunga da spiegare, ma è una piccola storia triste.
E quando Vannacci il Piccolo, si chiede provocatoriamente se in guerra dobbiamo mandarci quelli del “gay pride” posto che in guerra non ci dovrebbe andare proprio nessuno, prima ancora che parlare di incitazione all’odio bisognerebbe incitarlo a tornare a scuola, ad aprire un libro di Storia, a sciacquarsi la bocca.
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Sia l’odio che l’ignoranza non sono due mali incurabili, ma di certo non costituiscono virtù politiche.
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Michele Piras