Zohran la sinistra che non chiede il permesso

DI ALFREDO FACCHINI

Alfredo Facchini

 

Zohran la sinistra che non chiede il permesso

In un’America sfiancata dal ritorno del trumpismo, lacerata da anni di demagogia razzista e neoliberismo travestito da patriottismo, un ragazzo musulmano del Bronx, figlio dell’immigrazione, ha risvegliato un futuro che non si osava più nominare.
Si chiama Zohran Mamdani, 33 anni e ha appena vinto le primarie democratiche per diventare sindaco di New York.

Mamdani non viene dal senato, ma dalla strada

Ha difeso gli inquilini sotto sfratto, scioperato coi tassisti strangolati dai debiti, portato i lavoratori nelle stanze dove si decide.
Non si è proposto come riformista, ma come architetto di un’altra città: bus gratuiti, affitti bloccati, 200.000 case popolari, negozi di quartiere pubblici. Ha promesso di riconsegnare la città a chi l’ha costruita con le mani. La sua vittoria contro Andrew Cuomo — simbolo di un logoro potere dinastico — non è solo un risultato elettorale: è un atto insurrezionale contro il compromesso eterno, il moderatismo, il “meno peggio” che ha devastato le città e anestetizzato i sogni.

La sua campagna ha il volto di una nuova sinistra giovane, plurale, Mamdani è un convinto pro-pal

Ha definito senza esitazioni “genocidio” quanto accade a Gaza. Ha parlato chiaro, denunciando Netanyahu come criminale di guerra, smascherando l’ipocrisia dei partiti moderati. “Non c’è neutralità sotto le bombe”, ha detto. E ha avuto ragione.

I suoi detrattori parlano di “populismo di sinistra”

Di “utopie inapplicabili”. Ma sono le stesse voci che hanno chiuso gli ospedali, privatizzato le scuole.
La lezione per la sinistra sotto ogni latitudine è chiara: niente riformismo senz’anima, niente passi indietro su diritti e giustizia sociale. Basta con l’ansia di legittimazione.

Zohran Mamdani ha mostrato che la sinistra può vincere senza chiedere il permesso

Che può parlare di lotta di classe, Palestina, redistribuzione, senza vergognarsi. E che se lo fa bene, la gente non scappa: la segue.
Oggi a New York, domani ovunque.
Non serve una nuova sinistra. Serve una sinistra vera.
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Alfredo Facchini