DI MARIO IMBIMBO
Fosse per loro saremmo già in un Regime
Se così non è ancora, e non sarà, è solo grazie alla nostra Costituzione. Infatti è notizia di oggi che sotto accusa, addirittura, è finito un semplice testo scolastico, adottato in diversi licei italiani. Un testo che potrebbe essere il mio, che appunto storia insegno, edito da La Terza e curato da un gruppo di giovani e bravi autori.
Il testo in questione è “Trame del tempo”
Il passaggio che ha fatto infuriare la maggioranza è il seguente e ovviamente riguarda il partito della Premier: “Arrivato al potere per la prima volta un secolo dopo la marcia su Roma e 77 anni dopo la Liberazione dal fascismo, il partito che ne ha raccolto l’eredità e che continua ad avere una stretta relazione con la sua ‘base’ dichiaratamente fascista – come dimostra anche l’inchiesta di Fanpage di Gioventù meloniana – si distingue nell’attuazione di misure dichiaratamente liberticide”. E poi cita “il cosiddetto DDL Sicurezza del settembre 2024, che contrae significativamente il diritto di manifestare. Il Governo Meloni prosegue inoltre la guerra ai migranti con rinnovato fervore, con piani di deportazione e una loro costante criminalizzazione”.
Ora che queste parole siano particolarmente dure verso Fratelli d’Italia è un fatto. Come però è un fatto assolutamente indubitabile che dicano assolutamente la verità.
Che questa lettura aspra ma veritiera possa non esser “gradita” è comprensibile
Quello che non è comprensibile è invocare la censura come Fratelli d’Italia ha fatto. Infatti Augusta Montaruli ha presentato un’interrogazione urgente in Parlamento, contro “un condensato di false notizie, offensivo, lesivo, infarcito di odio”, ed ha chiesto al Ministero Valditara di ritirarlo dalle scuole.
Questo e esattamente il punto
La scuola pubblica è pluralista. Ovvero offre una serie di punti di vista ampi che permettono all’allievo di avere un punto di vista non univoco. Più testi, più docenti, in un quadro di libera formazione non vincolano l’allievo ad un’unica visione. Per un libro più duro con quelli che faticano a dirsi antifascisti ce ne sarà un altro con loro meno duro. È il pluralismo è la libertà. Proprio quella libertà verso la quale con queste crociate mostrate di essere sufficientemente allergici!!!
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Mario Imbimbo