Procurarsi il cibo a Gaza…

DI MICHELE PIRAS

 

Procurarsi il cibo a Gaza è una roulette russa,

Se sei fortunato ti porti a casa quel poco che fanno passare, altrimenti muori. Nell’ultimo mese 400 vittime.
33 solamente ieri.

Li costringono a camminare per chilometri

Li mandano in zone di guerra a fare la fila sotto il sole, accalcati per ore come bestie, rinchiusi in corridoi di filo spinato. E non appena si crea una situazione di panico o disordine, loro sparano.
La distribuzione degli aiuti, come denunciano ormai tutte le organizzazioni umanitarie, è chiaramente diventata parte della pulizia etnica nella Striscia: spostano le persone, le torturano, le uccidono.
Un altro crimine di guerra, una tragedia nella tragedia di uno dei più grandi massacri della Storia recente.
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Michele Piras