Le roboanti dichiarazioni alla Camera di Meloni finiscono in Rutte

DI NICOLA FRATOIANNI

 

Le roboanti dichiarazioni alla Camera di Meloni finiscono in Rutte

Appena due giorni fa, la presidente del consiglio Meloni alla Camera rivendicava la importanza di portare la spesa per le armi al 5% del Pil per garantire all’Europa e all’Italia l’indipendenza dagli USA. E ha richiamato il suo ruolo di leader di un paese del G7 per assicurare che queste spese servono all’Italia e al suo sistema economico e non agli USA.
Si è persino risentita quando le abbiamo fatto notare la sua subalternità agli Stati Uniti e a Donald Trump.

Sono bastate poche ore a chiarire la situazione

Ci ha pensato direttamente Trump, che ha pubblicato un paio di messaggi privati del capo della NATO, Mark Rutte (che ha mostrato tutto il servilismo suo e dell’Europa), in cui si chiarisce una volta di più che questa vagonata di miliardi pubblici buttati in armi servono agli USA e sono una precisa ed espressa richiesta di Trump.
Cui Meloni ha obbedito a capo chino.

C’è chi si ribella a tutto questo nell’interesse reale del suo popolo

Comunico alla grande leader di un paese del G7 che un suo collega capo di governo, lo spagnolo Sanchez, ha stracciato gli impegni della NATO e si sta rifiutando di aumentare le spese militari. Tanto che Trump ha pubblicamente detto che la Spagna è un problema.

C’è chi sta in piedi e chi no

Questa scelta di gravare sulle casse pubbliche per comprare armi e ripagare il debito pubblico degli USA è un’autentica follia.