DI NICOLA FRATOIANNI
“Chi rompe paga”! Ma non sempre…
Se siete dipendenti di una azienda, rubate attrezzi da lavoro e provocate deliberatamente danni alla società con le vostre azioni, cosa pensate che succeda?
Certamente venite licenziati e certamente vi si chiede di ripagare i danni provocati. La stessa cosa dovrebbe accadere se siete amministratori di una grande società.
In Italia non accade, perché interviene la politica a tutelare gli amministratori potenti
I protagonisti sono Isabella Bruno Tolomei e Duccio Astaldi, ex amministratori del colosso Condotte d’acqua spa, e il ministro Giancarlo Giorgetti.
Da una inchiesta del Domani si scopre, infatti, che nel 2021 Giorgetti da ministro del governo Draghi, salva i beni personali di Bruno Tolomei e Astaldi dall’amministrazione controllata, nonostante i due siano indagati e abbiano provocato il fallimento della società, con enorme danno per i lavoratori e per i creditori dell’azienda.
Le motivazioni per cui Giorgetti abbia tutelato i bancarottieri non sono note
Il ministro tutt’ora in carica ci ha tenuto a scrivere in un documento ufficiale che non sono stati ravvisati elementi a supporto della tesi per cui Bruno Tolomei e gli altri amministratori abbiano utilizzato per fini personali le risorse e i dipendenti dell’azienda. E questa valutazione avrebbe indotto il ministro a chiedere che gli amministratori non rispondessero personalmente dei danni fatti.
Ma la procura ha smentito in maniera netta e clamorosa il ministro e anzi, ha stabilito che gli amministratori di Condotte hanno causato un danno da un miliardo di euro alla società, acquistando con i soldi della società beni ad uso personale o dei congiunti e addirittura utilizzando il personale della società nelle abitazioni private.
Giorgetti deve delle spiegazioni
Sul perché abbia usato la sua funzione politica per tutelare i ricchi e potenti amministratori di Condotte d’acqua spa.
Deve spiegazioni perché sono casi come questo che distruggono la fiducia delle persone nella politica e fanno passare il messaggio che se sbagli da povero cristo paghi fino all’ultimo centesimo, ma se hai le conoscenze giuste e frequenti i salotti che contano, puoi combinare un disastro e sarai sempre tutelato.
Questo capitalismo salottiero e da compari è un danno per il sistema economico italiano e va cambiato, compresa la politica che ne fa parte.
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Nicola Fratoianni