Prendere tanti voti non equivale ad essere nel giusto

DI FABIO SALAMIDA

 

Prendere tanti voti non equivale ad essere nel giusto

Il tragicomico epilogo del rapporto tra i due squilibrati americani conferma un concetto che a molti purtroppo sfugge, ovvero che prendere tanti voti non equivale ad essere nel giusto.
E in Italia dovremmo saperlo bene, visto che partiti e leader che hanno fatto il pieno di voti hanno rovinato il Paese e impoverito in primis chi li votava.

È quello che sta accadendo anche oggi

Un popolo regredito vota politici fatiscenti e non si rende neanche conto, almeno nel breve periodo, di quanto quel voto lo danneggia.
Prendete i tanti che commentano sui social, sgrammaticati tifosi sfegatati di M la figlia di Garbatella e del girasagre cheerleader. Sostengono di avere delle opinioni, ma non sanno quasi mai di cosa parlano e soprattutto non riescono ad esprimere concetti semplici nella loro stessa lingua. Quando smetteranno di votare i loro attuali leader, voteranno qualcosa di peggio.

I più grandi criminali del passato erano osannati dal loro popolo

lo stesso popolo che ovviamente voltava loro le spalle quando cadevano in disgrazia. Perché sì, il popolo che sostiene un criminale può essere anche peggio dello stesso criminale.
Concludendo. Il consenso non certifica che un politico è nel giusto, certifica che è stato il più bravo a far mettere una croce sul suo nome, nulla più.
E la parte peggiore di un popolo non è tutto il popolo.
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Fabio Salamida