Nella notte degli Oscar si alza una voce che la illumina: la distruzione di Gaza deve finire

DI MARIO IMBIMBO

 

L’Oscar per il miglior documentario è andato a “No Other Land”.
Ma qualcosa nel cerimoniale deve esser deragliato fuori dal programma ufficiale perché a ritirare il premio si sono presentati due soltanto degli autori del collettivo che ha realizzato il documentario: Basel Adra e Yuval Abrham, l’uno palestinese e l’altro israeliano.
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Ed il loro discorso è stato un pugno in pieno stomaco alla politica americana di sostegno ad Israele in medio-oriente: “Quando sono diventato padre, due mesi fa, ho promesso a mia figlia che non avrebbe vissuto la mia stessa vita, sempre con la paura della violenza, della distruzione di case, quello che io e la mia comunità vive ora sotto occupazione israeliana. È difficile mostrare la durissima realtà che abbiamo dovuto sopportare per decenni, chiediamo intervento per fermare la pulizia etnica dei palestinesi.” ha detto Adra.
Poi è stata la volta di Abraham: “Abbiamo fatto questo film, palestinesi e israeliani, perché insieme possiamo essere una voce forte, ci vediamo. La distruzione di Gaza deve finire. Gli ostaggi devono essere liberati. Quando vedo Basel, vedo mio fratello, ma viviamo in un regime in cui io sono libero e lui non lo è. C’è una soluzione politica che non prevede la supremazia etnica, che può riconoscere i diritti di tutti. La politica estera di questo paese sta ostacolando questa strada. Perché? Siamo tutti interconnessi, la mia gente è al sicuro solo se la sua gente è al sicuro e libera. Non è troppo tardi”.
Parole di una chiarezza ed una potenza inaudite.
Il mondo non faccia cadere questo appello e si lavori tutti per il riconoscimento di una Palestina libera e sicura.
Grazie infinite a questi due giovani giganti!!!
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Mario Imbimbo