Dove sono “disciplina ed onore?”

DI GIANCARLO SELMI

Giancarlo Selmi

 

I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore (Art. 54 Costituzione)

Insomma, di cosa dovrà essere accusata e mandata a processo, la signora Garnero in Santanchè, per rinunciare a un incarico per il quale si giura sul rispetto della Costituzione e si promette disciplina e onore?
L’ipotesi di reato per il quale è stata rinviata a giudizio, per chi non lo sapesse, è quello di “false comunicazioni sociali” e “falso in bilancio”. Le due ipotesi di reato si riferiscono a una società quotata in borsa e questa circostanza rende il reato ancora più grave.
Qualora avesse commesso i reati che le sono stati contestati e lo avesse fatto, come dichiara la sentenza del GUP, “tra il 2016 e il 2022, per nascondere “perdite” milionarie, per permettere al gruppo Visibilia di rimanere in piedi, ingannando gli investitori, e di conseguenza continuare a trarre “profitto” da aziende ancora attive”, la Ministra avrebbe truffato, di fatto, soci e investitori, tant’è che le indagini si sono aperte a seguito di formali denunce presentate da due di questi. Va detto che due fra gli imputati (insieme alla Santanchè a vario titolo nello stesso procedimento penale), hanno chiesto il patteggiamento, ammettendo de facto l’esistenza della condotta illecita.

Per rispetto di decenza e coerenza

A questo processo se ne aggiungeranno, fra non molto, altri due, i cui capi di accusa sono altrettanto gravi e sui quali incideranno testimonianze incontrovertibili. In uno viene contestata la “truffa aggravata ai danni dell’INPS”, quindi dello Stato. Nell’altro viene data come probabile l’ipotesi del reato di “bancarotta fraudolenta”. Poiché, mentre commetteva (per il momento presuntamente) tali reati, richiamava pene severissime per i “furbetti del reddito di cittadinanza”, chiamando parassiti i percettori, perché non adotta su sé tale giacobina rigorosità e si dimette?
Dando un gradito segnale di coerenza?
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Giancarlo Selmi