DI MICHELE PIRAS
Con quale faccia e quale cinismo si può sostenere di aver fatto di tutto per evitare vittime civili, di fronte a 45 mila morti, di fronte a 18 mila bambini trucidati sotto le bombe, uccisi dalla fame, dalla sete e dalle malattie.
Con quale faccia e quale arroganza si può abusare del termine antisemitismo di fronte a una sentenza della Corte di Giustizia e accusare l’intera comunità internazionale, facendo finta che Gaza non sia stata rasa al suolo e che tutto il popolo palestinese sia responsabile dell’aggressione subita il 7 ottobre 2023.
Con quale faccia si può difendere Benjamin Netanyahu quando nessuno contesta il medesimo trattamento (e mandato di cattura internazionale) riservato a Vladimir Putin o ai leader di Hamas.
Ci troviamo di fronte a qualcosa di ancor più grave di un immane massacro, un tentativo ostentato, esplicito, di definitiva demolizione delle basi politiche, culturali e giuridiche che regolano ciò che resta dell’ordine internazionale pensato dopo la II guerra mondiale, che coagula la peggior destra globale, che in definitiva insulta ogni rivendicazione e rispetto dei Diritti umani.
E si tratta di una situazione gravissima e pericolosa per tutti.
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Michele Piras