Viandanti

DI ORSO GRIGIO

REDAZIONE

 

Quindi il padrone incontrastato del mondo mondiale, già con le valigie in mano e in preda a uno stordimento che di certo gli annebbia pensieri già fortemente compromessi, decide, oltre che di continuare a non disturbare Netanyahu mentre porta a termine il lavoro di genocidio del popolo palestinese, di alzare il livello di quell’altra guerra, quella che il suo paese ha fortemente voluto, e quindi ottenuto, autorizzando lanci di missili così, alla caz*o.
Lui se ne va, da presidente e presto anche dal mondo come a un certo punto capita a tutti, e allora muoia Sansone e tutto il resto, tanto a lui che gli frega?
Ora però, se nel suo caso potrebbe trattarsi anche di rincoglionimento senile, da cosa sono affetti tutti gli altri capi di stato che non ritengono mai opportuno prendere posizione sulle sue decisioni di morte?
Quanto bisogna essere servi per questo?
C’è un soggetto, italico e bianco, che è andato in casa di un padre a cui un altro italico bianco ha massacrato la figlia a dirgli che il patriarcato non esiste e che i femminicidi avvengono per colpa dell’immigrazione.
Ora se fosse uscito ubriaco e barcollante da qualche bar di periferia un’idiozia del genere ci potrebbe anche stare, nella speranza che poi, una volta rinsavito, si renda conto della caz*ata che ha detto.
Ma questo certe cose le pensa davvero ed è talmente in linea col medioevo di questo governo, che infatti tramite la boccuccia di rosa della sua presidenta l’ha subito difeso, che l’hanno fatto ministro dell’istruzione e del merito, cacchio!
Poi ditemi che non è vero che esista una strategia scientifica per sputtanare la scuola acciocché ne escano un mare di idioti incapaci di pensare.
E intanto noi, attoniti davanti a cotanta nefandezza, errabondi viandanti senza meta né cometa a illuminarci il cammino, ci siamo rifocillati con un brodino scondito.
Sì, perché il recente risultato elettorale è questo, non certo un pasto vero.
Se in Liguria ci fossero stati una determinazione diversa e un candidato credibile invece di lasciare che Schlein ne calasse uno dall’alto del tutto improponibile per quel ruolo, sarebbe stato un cappottino che a destra stavano caldi per tutto l’inverno, ma quell’occasione si è persa e questa vittoria parziale non peggiora le cose, certo, ma nemmeno le risolve.
Con il cosiddetto campo largo non siamo a niente: manca coesione, mancano idee e programmi, manca la sinistra, manca il coraggio, manca l’opposizione VERA al disastro di quelli che sono al governo adesso.
E manca il Movimento 5S, evaporato in una nuvola che però di rosso non ha proprio niente (semi-cit).
Succede, quando l’unico ruolo svolto pare sia quello di portare voti al PD. Pochi, peraltro.
Quello fra 5S e PD doveva essere un rapporto alla pari, almeno in termini di dignità e di valenza politica, ma la gaudente questo non sembra accettarlo forte di una presunta superiorità che ella ritiene di avere, e Conte non è stato capace di pretenderlo, figuriamoci di imporlo.
Così è diventato una forzatura innaturale, con il Movimento a fare da comparsa invece che affermare la sua identità lontano da lì. Ad avercela.
Io dalle parti dei 5S vedo solo tentennamenti, ambiguità, e vedo un accentramento anomalo di potere su Conte oppure la mancanza di una classe dirigente seria e credibile da proporre: delle due una, fate voi.
Ma non voglio turbarvi con le mie critiche, che certi di voi sono anche piuttosto suscettibili, e poi il problema temo che sia solo mio.
Io sono un uomo di Sinistra, da sempre e irrimediabilmente, e mi aspettavo dal Movimento una scelta di campo in questo senso.
Ma io sono fuori tempo e con me lo sono anche le mie scelte, e quella scelta il Movimento non la farà, non gli appartiene. Però un’identità e un programma dovrebbe darseli lo stesso, altrimenti starà a barcamenarsi fra le opportunità di volta in volta ritenute più convenienti, o meno dannose.
Fino a scomparire del tutto nell’irrilevanza e poi nel dimenticatoio, perché la storia finirà così.
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Orso Grigio