DI GIOACCHINO MUSUMECI
Vittoria netta della coalizione di Centro sinistra sia in Emilia che in Umbria. Il Pd traina la coalizione e conferma la serie di risultati positivi targati Schlein. Pare che la sottovalutata e dileggiata segretaria a conti fatti porti risultati molto importanti.
In termini numerici il Pd raggiunge il 43% di consensi in Emilia Romagna e con oltre il 30% di preferenze è il partito più votato anche in Umbria. Risultati che depongono una pietra tombale su ogni ipotesi di cambiamento al vertice ventilato dopo la sconfitta di misura in Liguria favorita dai voti di renziani, calendiani e boniniani esclusi dalla coalizione. Fratelli d’Italia nettamente staccato e Lega crollata ai minimi costano invece ai partiti di governo una sconfitta molto pesante sebbene prevista.
In particolare se era quasi ovvio che in Emilia le Chances del Cdx fossero minime, la breve parentesi Umbra testimonia che i cittadini non sono stati incantati della Tesei né dalla propaganda improvvisata dal Cdx impietosamente bocciato dal verdetto popolare.
Il Movimento 5 stelle deve accontentarsi del 3,5% in Emilia e 4,7 % in Umbria alla viglia di Nova, la costituente in cui sarà esaminata anche la possibilità di una rinascita con la clausola del divieto di allearsi con altre forze politiche. Idea che personalmente non condivido per due ragioni. La prima è che le alleanze sono forzate e non si possono improvvisare solo alla vigilia di un governo perché diversamente l’elettorato ignora programmi e idee del Movimento che dichiara di sostenere finché non deve votare. Insomma tante chiacchiere e poi nulla.
Le alleanze di governo stipulate obtorto collo deludono necessariamente chi le rifiuta a prescindere. Ma il cambiamento concreto di meccanismi politici odiosi non c’azzecca con l’approccio utopico di tanti elettori scontenti. La seconda ragione, non me ne voglia nessuno, è contenuta in una contraddizione che affligge l’elettorato del Movimento e spiego cosa intendo.
In Liguria come in Emilia e Umbria, l’astensionismo ha raggiunto percentuali altissime e vicine al 50% superato in Liguria. Se il Pd non risente del problema e anzi cresce, nelle ultime competizioni il Movimento si è attestato su percentuali molto basse. Marco Travaglio, giornalista di riferimento di tanti elettori 5 Stelle, ha spiegato il risultato ligure indicando in Orlando un candidato inviso agli elettori pentastellati, i quali non essendo di bocca buona sono rimasti a casa.
Bene, applicato tale assioma alle basse percentuali raggiunte in Emilia e Umbria, dovrei dedurre che né De Pascale né Proietti rispondessero ai criteri dell’elettorato pentastellato. Se fosse dipeso da astensionisti senza casa ed elettori intransigenti grillini anche Emilia e Umbria sarebbero nelle mani del Cdx e ciao, bravi tutti, applauso.
Poi ancora una volta si griderebbe al fallimento della coalizione, e i vari Grillo, Raggi, Toninelli, Renzi, perfino il redivivo di Maio griderebbero in coro “è colpa dei veti di Conte” fomentando elettori dal mio punto di vista non proprio lucidissimi.
Tanto per cambiare quali colpe avrebbe oggi il presidente pentastellato ? Lo dico io: forse essersi complimentato con entrambi i vincitori ignorati platealmente dagli elettori del Movimento. Giuseppe Conte ha telefonato alla Proietti per comunicarle che non aveva dubbi sul fatto che fosse la migliore candidata per l’Umbria. Visti i risultati non si può dire che avesse torto. Di sicuro l’elettorato del Movimento, se esiste ancora, non concorda col presidente perché Proietti ha vinto essenzialmente per i voti Piddini. Se invece l’elettorato pentastellato non esiste ok, pace. Ma l’elettorato pentastellato, e qui sta la grande contraddizione, secondo me esiste eccome. Purtroppo prima ignora il Movimento di Conte in base a ragioni su cui nemmeno mi soffermo perché di politico hanno nulla, poi però devo sentire che gli scarsi risultati si devono al dominio mediatico dei poteri forti etc. etc. etc. Ma per piacere! Ecco un suggerimento per chi si lamenta delle percentuali basse del Movimento: muovete il culo e andate a votare se esistete, così vedrete che i poteri forti saranno meno forti, voi meno infelici e meno irrilevanti.
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Gioacchino Musumeci