DI MICHELE PIRAS
Che sensazione dolcissima saperti lì a quindici anni, in una delle vostre piazze colorate, insieme a tantissimi altri.
Che emozione sentirti felice al telefono perché ti sei divertito e perché ti sei sentito parte di qualcosa di più grande.
Che orgoglio le tue parole così semplici e vere di fronte ai miei noiosi e provocatori “perché” da vecchio e preoccupato padre di sinistra, mentre ti immagino stupito e sorridente in mezzo alle bandiere della libertà, come lo fui io ormai secoli fa di lotte e sogni, rabbia e sfrontatezza.
Ed è bellissimo sapere che sei lì con la tua generazione a cercare la tua strada.
Perché non è vero amore mio che la speranza è morta e perché chi vi dice che valete meno dei ragazzi del passato è solo invecchiato e perciò invidioso del fatto che voi le ali per volare ce le avete ancora.
Vola allora ragazzo e non lasciare mai che qualcuno ti fermi.
Ti voglio bene.
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Michele Piras