DI MARIO PIAZZA
Bello, bello, bello!
Di vedere 35 manifestazioni studentesche antigovernative in contemporanea non mi era mai capitato negli “anni formidabili” che ho vissuto in prima linea quasi sessant’anni fa.
Troppe e troppo partecipate per essere solo un fuoco di paglia, c’è vita su Marte ed è ora di archiviare l’odiosa generalizzazione dei bamboccioni con gli occhi fissi sullo smartphone.
Quelle molte migliaia di studenti liceali e universitari non possono essere sbucati dal nulla, non hanno raggiunto in piazza i loro compagni perché non avevano nulla di meglio da fare. Per essere lì quei ragazzi si sono riuniti, hanno discusso, hanno fatto proposte e si sono organizzati e credo che facendolo si siano resi conto della propria forza.
Spero davvero che il governo a cui si oppongono li consideri, oggi come allora, soltanto un fuoco di paglia da spegnere con una secchiata di repressione e che i media descrivano gli scontri di Torino come crimini di pochi facinorosi contro gli inappuntabili poliziotti in cerca di un graffietto, buono per essere iscritti tra i martiri e godersi un paio di settimane di convalescenza retribuita.
Lo spero, perché mentre borghesi e benpensanti replicheranno la stolida indignazione di “Contessa” la protesta potrà allargarsi e coinvolgere altri strati della popolazione. E’ già successo per molto meno, quando è troppo è troppo e più passano i giorni e più quel troppo diventa insopportabile.
Ce n’est qu’un début, continuons le combat!
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Mario Piazza