Che Medio Oriente vuole lo Stato ebraico super armato Usa?

DI ENNIO REMONDINO

 

Da REMOCONTRO –

Israele spara ancora sulla missione Onu in Libano. Usa ed Europa costretti a indignarsi, qualcuno per finta, fa intuire Fulvio Scaglione. Biden patetico: ‘vorrei la smettessero’. Ma Netanyahu va avanti: ‘I caschi blu se ne vadano’: Alberto Negri è convinto che anche in questo Israele a trazione elettorale Usa l’avrà vinta in spregio all’impotente Ue alla Von der Leyen. Piero Orteca –il reportage precedente-, ci ha riportato a Gaza sul mostruoso ‘Piano dei generali’, mentre alla Knesset, la politica israeliana disonora popolo e storia: pronte tre leggi per dichiarare l’Unrwa «organizzazione terroristica».

 

Chi dissente e critica è nemico da battere/abbattere

Onu-Unifil al centro del mirino, ma non solo loro. Chi attraversa la strada dei cingoli israeliani muore. Di qualunque nazionalità sia. Se palestinese, meglio, ma non è necessario. 22 morti e 90 feriti a Beirut, arabi sunniti, o cristiani o sciiti sospetti Hezbollah che siano. Metà di loro, sfollati provenienti dal sud, civili. L’esercito libanese ha confermato che due dei suoi soldati sono stati uccisi e altri tre sono rimasti feriti. Beirut conta i morti e i feriti degli attacchi sui quartieri di Ras-Nabaa e di Basta, centralissimi, fuori dalla Dahieh, la Beirut sud epicentro dei bombardamenti israeliani. I quartieri di Ras-Nabaa e di Basta sono quartieri popolari, ad alta densità abitativa, in cui vivono anche sunniti e cristiani, oltre alla comunità sciita, segnala Pasquale Porciello.

Il pessimismo di Alberto Negri

«La presenza dell’Onu nel sud del Libano è un ostacolo e sarà rimosso. Si prepara un’altra umiliazione del diritto internazionale. Questa volta dipinta di blu». Blu Onu, nel titolo sul Manifesto. Sintesi di un articola discorso. «Nella sua guerra di annientamento di Hezbollah e del Libano, Netanyahu non vuole, come a Gaza, testimoni internazionali». «In realtà l’Italia e l’Europa – per non parlare degli Stati uniti – hanno già girato lo sguardo accettando che in questo anno ci fossero decine di migliaia di civili uccisi, che venissero violate tutte le leggi umanitarie e commessi crimini di guerra inenarrabili. Senza muovere un dito». «Per il governo Netanyahu mai nessuna conseguenza degna di nota. Anzi. Israele continua a ricevere dagli Usa decine di miliardi di aiuti militari e la collaborazione militare e di intelligence degli europei».

Le bugie politiche governative

Italia esempio della doppiezza europea e occidentale. Il ministro denuncia i colpi a Unifil come ‘crimini di guerra’ e poi a Gerusalemme sostiene che a Gaza si rispettano le regole della Difesa. Perché renderci ridicoli? «Siamo legati a Israele mani e piedi. Questo governo ha firmato un accordo per appaltare una parte consistente della nostra cybersecurity agli israeliani in cambio di commesse militari». «Il ‘nuovo ordine mediorientale’, dopo che i tentativi occidentali -dall’Afghanistan all’Iraq, dalla Libia alla Siria-, sono falliti miseramente». «Israele punta al bersaglio grosso dell’Iran per tentarne la destabilizzazione non solo con le bombe ma forse la sua carta migliore, quella dell’infiltrazione del Mossad, come sembra dimostrare la controversa vicenda di Esmail Qaani, capo delle brigate Al Qods dei Pasdaran messo agli arresti».

Strana democrazia parlamentare

Israele vuole rendere fuori legge l’Unrwa per cacciarla definitivamente dai Territori occupati. L’agenzia dell’Onu, impegnata a sostenere le comunità palestinesi rifugiate in Medio Oriente, è stata sempre nel mirino di Tel Aviv che ora, per espellerla dalla zona, punta a criminalizzarla direttamente tramite il parlamento. Alla Knesset pronte tre leggi per rendere l’Unrwa «organizzazione terroristica», scoprono i vertici dell’agenzia Onu in Europa. La grave situazione discussa nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite. «Carta delle Nazioni unite e far rispettare il diritto internazionale, comprese le Convenzioni di Ginevra e le decisioni delle corti internazionali. Oppure dobbiamo ammettere che l’ordine internazionale basato sulle regole del secondo dopoguerra sia giunto al termine». Da fare chiarezza anche sui finanziamenti degli Stati uniti, unico paese a tagliare i fondii sulla base di affermazioni israeliane non dimostrate».

Attacco sistematico a più riprese

Marta Lorenzo Rodriguez, responsabile per l’Europa: «Negli ultimi tempi abbiamo dovuto affrontare molte sfide e ora c’è anche tentativo del governo di cacciarci da Gerusalemme est, dove abbiamo la nostra sede da circa 70 anni». L’accusa di complicità con Hamas di alcuni dipendenti palestinesi. «Tesi respinta dalle Nazioni unite non essendo stata fornita alcuna prova». La sede Unrwa a Gerusalemme est attaccata da coloni israeliani che hanno appiccato due volte il fuoco in prossimità della struttura. «A Gaza abbiamo assistito alla morte di oltre 42mila persone. Nella regione sono state bombardate infrastrutture civili, comprese scuole gestite da Unrwa: quello che sta accadendo non ha precedenti». Tra gli uccisi, anche dipendenti e operatori dell’agenzia: «Solo tra i colleghi del nostro staff i morti sono stati già 226».

“L’Unrwa dal 1949 fornisce assistenza umanitaria e protezione ai rifugiati palestinesi. Opera in Cisgiordania, compresa Gerusalemme est, Striscia di Gaza, Giordania, Libano e Siria. Ogni anno aiuta circa 3,6 milioni di rifugiati palestinesi con i suoi servizi sanitari, fornisce assistenza sotto forma di cibo o denaro a circa 1,7 milioni di persone e, attraverso le scuole che gestisce, garantisce un’istruzione a oltre 540mila bambini.”

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Articolo di Ennio Remondino dalla redazione di

12 Ottobre 2024