Non sanno più cosa inventare per sviare l’attenzione degli italiani dai problemi che affliggono il paese

DI GIANCARLO SELMI

Giancarlo Selmi

 

Non sanno più cosa inventare per sviare l’attenzione degli italiani e, in particolare, dei loro elettori, dai problemi che affliggono il paese, da quelli che essi stessi stanno creando, da quelli per i quali avevano offerto soluzioni in campagna elettorale e che non hanno risolto affatto.
Le pagine dei giornali vengono riempite di cose giudicate “gravissime” e che, al massimo, potrebbero contribuire a un grave problema da insufficienza respiratoria dovuta alle risate.
Il caso di un oscuro funzionario di banca che, come migliaia di altri funzionari, aveva accesso ai loro (ma non solo loro) conti correnti, diventa un caso di attacco alla democrazia, alle libertà costituzionali, mentre impedire una manifestazione, o picchiare chi vi partecipa, non lo è. In una sorta di costruzione permanente di auto-complotti, alcuni aventi attori definiti infami, provenienti dalle loro stesse fila, fino alla denuncia di dossieraggi di vario tipo, taglia e contenuto. Mestiere nel quale loro, fin dai tempi di B., sono maestri.
Dai tempi di Giobbe, anzi per essere più precisi da 30 anni, hanno prodotto dossieraggi su chiunque, anche provocando clamorose dimissioni e allontanamenti. Usando la clava dei loro giornali. E sottolineo loro, perché sono, in un modo o nell’altro di loro proprietà. Giornalisti, politici più o meno importanti, perfino esponenti della società civile loro nemici, sono stati vittime di dossieraggi costruiti dalla stessa gente che oggi è al governo e della stessa cosa si lamenta di essere vittima. Basti ricordare il famoso “metodo Boffo”, o la vicenda di Fini.
Oggi i costruttori materiali di quei “dossier”, gridano all’attacco alla democrazia perché un funzionario di banca ha visto i loro conti. Conti che possono essere visti senza problemi da tutte le autorità a decrescere, fino agli stessi comuni. Ma poi, di cosa avrebbero paura questi (è ironico) immacolati sostenitori della “disciplina e onore?” Il tutto mentre sulla base di un’intercettazione e di un dossier, attaccano Scarpinato e, dall’altra parte, vietano le intercettazioni. La doppia morale è diventata tripla, quadrupla e più.
Ma tutto fa brodo per evitare che il famoso taglio delle accise divenuto incremento, diventi famoso e venga capito da chi li ha votati. E che il taglio delle tasse, operativo solo nei confronti di evasori e di professionisti ad alto reddito, venga percepito e capito per quello che veramente è: un aumento generalizzato delle tasse, a cominciare dalla più surrettizia delle stesse, l’inflazione, per tutti gli altri. Soprattutto pensionati e dipendenti.
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Giancarlo Selmi