DI GUIDO SARACENI
(Cesena) – Cristina ha 21 anni, un giorno esce di casa per recarsi al convento dei frati Cappuccini, dove deve incontrare il suo confessore, padre Lino.
L’auto viene ritrovata nel parcheggio del convento. Vuota. Cristina è sparita nel nulla.
Quando il padre si reca dai carabinieri per denunciarne la scomparsa, i militari gli consigliano di attendere 15 giorni – 15 giorni – prima di sporgere denuncia.
“Chi vuole che rapisca la figlia di un contadino?” – gli dicono.
Così, le indagini partono con grande ritardo. Al Convento dicono che Cristina quel giorno non è entrata e la cosa finisce praticamente lì.
Ma Marisa, la madre di Cristina, oggi 78enne, non si è mai arresa ed è convinta che la verità debba essere cercata proprio nel convento.
Anche i legali dell’Associazione Penelope, fondata da Gildo Claps, fratello di Elisa, pensano che dal convento sia necessario ripartire, per trovare la verità.
Pochi giorni fa, la figlia di un uomo 87enne li ha contattati, riferendo che il padre le ha confessato di aver più volte visto, all’epoca dei fatti, un uomo con i capelli da frate uscire da una macchina insieme ad una ragazza, ed entrare con lei nel bosco.
Sperando che le indagini possano trarre nuovo vigore e luce da questa importante testimonianza, manifestiamo la massima vicinanza e la massima solidarietà a Marisa per la sua lunga ed estenuante ricerca.
Cristina non può essere sparita nel nulla.
Chi sa, parli.
27.9.2024
A chi volete che interessi la figlia di un contadino?
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Prof. Guido Saraceni, dal suo blog personale