Bisogna fare chiarezza…

DI SALVATORE GRANATA

 

Bisogna fare chiarezza, perché altrimenti la destra si diverte a speculare nel merito anche grazie alle TV di proprietà e ai pennivendoli di regime.
E francamente il popolo emiliano-romagnolo non lo merita.
Oltretutto io ho vissuto entrambe le alluvioni, soprattutto quella del 2023.
Bonaccini è stato per 10 anni il commissario alla ricostruzione del sisma in Emilia nel 2013. Non solo: è stato ricostruito tutto e i danni sono stati rimborsati al 100%.
Prima delle due ultime alluvioni il governo meloni ha sollevato Bonaccini dall’incarico e per tale ruolo ha nominato il generale Figliuolo. Sì, il generale chiamato da Draghi per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19.
Ora. Figliuolo dice di aver speso 1,6 miliardi di euro. E che mancherebbe ancora un miliardo.
Quindi.
Di difendere proprio Bonaccini dal punto di vista politico non ne ho mai avuto volontà, al contrario dei cittadini che adoro.
La pensiamo diversamente nel modo di intendere l’essere di sinistra.
Però l’onestà intellettuale dev’esserci sempre.
La Regione Emilia è la prima per occupazione e Sanità Pubblica. Ha tantissimi servizi e i soldi che arrivano sia da Roma che da Bruxelles vengono spesi in modo trasparente per fare molte opere pubbliche. Le cooperative funzionano e l’agricoltura va alla grande.
Ricordo al governicchio che questa è la terra del Parmigiano Reggiano, della Ferrari, della Lamborghini, della Mortadella, del Crudo di Parma, del Lambrusco, di Ospedali come il Sant’Orsola, il Maggiore, il Bellaria e il Rizzoli, insomma potrei continuare per ore.
Non come Musumeci in Sicilia quando era governatore, e quelli prima di lui, con tantissimi fondi europei persi – 422 milioni di euro con 31 progetti su 31 bocciati per i sistemi d’irrigazione; eppure la Calabria 20 approvazioni le ha ottenute – perché non in grado di saper fare dei progetti sostenibili e credibili. E soprattutto non in grado di far crescere una Regione che potenzialmente tra archeologia, agricoltura, cibo, turismo, cultura, non avrebbe niente da invidiare a nessuna. Così come la Calabria, la Puglia, la Campania, etc.
Quindi, anziché rompere le palle, il caro ministro tanto vicino a Meloni, investa il denaro al Sud e nel Mezzogiorno, al pari di Salvini che dovrebbe pensare a migliorare le infrastrutture delle Regioni meno virtuose e di fitto che sta gestendo i fondi del PNRR come un panificio sull’orlo del fallimento, e nonostante tutto, è pure vicecommissario europeo.
Costoro si prendano le proprie responsabilità.
Il governo per l’alluvione, in qualità di Figliuolo. Non comuni e Regioni.
Per quanto riguarda invece la cattiva amministrazione sempre nelle Regioni più fragili economicamente: i cittadini si prendano anche le loro responsabilità e insegnino ai loro figli a ribellarsi difronte alle ingiustizie, anziché farli stare h24 davanti al telefonino tra un “Bro'” e un “Fra’”.
Fine.
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Salvatore Granata