DI GIOACCHINO MUSUMECI
“Come può un leader che ha guidato il Movimento dal 32,7% al 9,99% non assumersi minimamente la colpa di questo tracollo?”… “Beppe Grillo ha sicuramente commesso errori, ma ha dato l’anima per far nascere l’unica vera innovazione. Scaricare tutta la colpa delle difficoltà del fu movimento su Grillo è assolutamente scorretto”.
Parole tratte dalla missiva redatta e firmata da 11 ex 5 Stelle, tra cui Morra e Silvana Abate, indirizzata a Giuseppe Conte. Gli stessi si dichiarano profondamente colpiti dal contenuti e dai modi usati dal presidente pentastellato durante gli scambi col garante.
In questo clima rovinoso sono stupito dalle parole degli ex, da costoro non mi sarei aspettato la furberia spicciola ostentata nella missiva. Perciò mi scuserete se approfitterò per levarmi più di un sassolino, diciamo pietra, dalla scarpa. Spiace per chi la prenderà male ma pazienza.
Intanto gli esegeti del grillismo originale sostengono che Conte abbia guidato il Movimento dal 32,7% al quasi 10 di oggi. Trovo che questo sia insultare gravemente l’intelligenza: sfortunatamente per gli smemorati, poverini, il Movimento a guida Grillo / Di Maio & Co si trovava al 17% di consensi già ai tempi del governo giallo/verde e gli screzi con Salvini. Dal primo secondo in cui il Movimento ha fatto comunella con coloro che dichiarava di combattere è cominciata la discesa verso gli inferi.
Capisco si trattasse di governare ma se si trascorre la vita a odiare e “sfanculare” a mille gli avversari e poi si governa proprio con loro…Beh…E’ un po’ come vedere Grillo sbaciucchiare Draghi. Più di qualcuno non la prenderà benissimo. A tanti irriducibili la cosa pare pure strana. Del resto a me pare strana la verginità della Madonna a cui credono in milioni.
Perciò sostenere che Conte abbia guidato il Movimento dal 33% in poi è una falsità abnorme. Conte ha guidato il governo non il Movimento e Meloni non è l’unica bugiarda a quanto pare..
Tra parentesi gli ex che oggi divulgano falsità via feroce missiva, all’epoca del famoso 33% pomiciavano con la ributtante secessionista Lega di Salvini e ammiccavano ai progetti sull’autonomia differenziata contro cui gridano oggi rendendosi più ridicoli di ieri. Se Salvini non avesse lasciato il governo, anche grazie al Movimento oggi l’autonomia differenziata, porcheria contro cui attualmente si schiera la cara Silvana Abate, sarebbe legge alla faccia di milioni di meridionali.
Tutti questi sono colpiti dai toni usati da Conte ma quando Grillo definì l’attuale presidente incapace e altre cose simpaticissime, non un plissé dagli ex.
Una cosa assolutamente scorretta è covare rancore per l’essere stati espulsi da un Movimento che ai tempi dello sbaglio più grande, ovvero entrare in maggioranza Draghi, non ammetteva alcun contraddittorio interno. Grillo ha dato l’anima per far nascere il Movimento? Allora chiedetegli conto delle espulsioni dato che gli andarono benissimo. Inoltre l’idea della Costituente pare non piaccia, gli ex osservano: “L’idea di un’assemblea costituente per rimettere in carreggiata il fu movimento ora partito riecheggia le pratiche dei vecchi partiti che si volevano pensionare. È questo il destino del M5s? Trasformarsi in un clone del PD?”
Accidenti! Senza offesa ma Il Movimento era diverso dai partiti sulla carta. Veleni e correnti interne si contano fin da quando fu impedito a Dibba di diventare capo politico per far posto a Luigi Di Maio…Ciò secondo le ricostruzioni di Alessandro Di Battista naturalmente. Chissà chi decise per lo sgambetto all’intransigente Alessandro.
Voglio dire che certe schifezze evidentemente non sono mai state appannaggio esclusivo piddino; tuttavia con un immenso lavorio propagandistico e naturalmente buone leggi e riforme, il Movimento di Grillo ha occultato la sua Dark Side che oggi Conte ha messo per bene sotto i riflettori. Dunque addebitare al presidente i vizi di nascita del Movimento è un esercizio assai meschino.
Agli ex dico: Quando foste presi a calci da Renzi una letterina a Mattarella con le vostre buone ragioni ci sarebbe pure stata, anche una di solidarietà a Conte magari, invece niente…Conte era buono finché comodo, poi ciao.
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Gioacchino Musumeci