DI SALVATORE GRANATA
Pare che meloni non si fidi della Polizia di Stato e quindi non la voglia attorno ai suoi uffici di Palazzo Chigi. Eppure uno dei suoi più grossi bacini di voti proviene proprio dal mondo delle forze armate, osannato in ogni ricorrenza.
Ormai il livello di paranoia è a livello bunker e certo non adatto a chi dovrebbe governare.
Se ha fiducia solo nella sorella e nei camerati d’infanzia, cambi mestiere no?
Non solo. A breve riceverà Draghi per farsi consigliare le varie strategie politiche da attuare in politica internazionale e interna.
Cioè tutta la sua politica all’opposizione è stata contro il Messia e gli ha permesso di balzare dal 4 al 26% di gradimento.
Come se il pd per risalire, dopo aver attaccato Renzi, lo rivorr…no, come se il M5s dopo aver governato con Renzi nel Conte 2 e aver subito l’inferno lo rivorr…no.
Insomma, ci siamo capiti.
Tutta questa confusione di Meloni, unita alla mancanza di fiducia in sé stessa, denoterebbe un grave deficit di competenza e affidabilità.
In un Paese serio, si darebbero le dimissioni per manifesta inferiorità.
In Italia, con la scusa del voto democratico e della legittimazione da parte del popolo, si resta incollati alla poltrona fino alla fine della legislatura.
Complimenti a chi l’ha votata come antisistema. No perché cari amici destrorsi, ritenere la Meloni e il suo cucuzzaro antisistema, scusate ma è da ottusi totali.
E tra “rosicare” ed essere ottusi, sinceramente meglio la prima condizione che attesta soltanto tanta rabbia per le ingiustizie subite.
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Salvatore Granata