Sinner dà lezioni di stile

DI GIOACCHINO MUSUMECI

Gioacchino Musumeci

 

Il dato particolarmente divertente è che Sinner vince e stravince mentre i deludenti Djokovic e Alcaraz vanno a casa prematuramente.
Così avranno più tempo a disposizione per riflettere sul fatto che se la vicenda fosse capitata a loro, come Jannik avrebbero scelto i migliori avvocati per difendersi dato che entrambi possono abbondantemente permetterselo. Il tennis è tra gli sport coi montepremi più alti, i top level vincono letteralmente miliardi e se si hanno risorse a disposizione è piuttosto logico volerle usare.
il campione serbo ha parlato di “regole eque” ma vorrei ricordare che ai tempi del Covid, quando le regole erano uguali per tutti, Djokovic voleva imporre forzatamente la sua filosofia personale in ambito sportivo mondiale a discapito di tutti gli atleti che diversamente da lui si adattarono alle disposizioni sanitarie per l’ambito sportivo professionistico.
Mi pare che all’epoca in cui il serbo faceva il bello e il cattivo tempo sui campi da tennis, i concetti di equità e regole uguali per tutti non rappresentassero un grande problema. Nole è un grandissimo campione ma la memoria è un’altra cosa.
Alcaraz invece sostiene che “ci sono cose che non sappiamo” dunque chiedo se Sinner, nonostante sia stato considerato innocente, avrebbe dovuto squalificarsi da sé per dare peso “a cose che non sappiamo”. Insomma “non ce lo dicono” dilaga anche nel tennis ma pare troppo poco per dare sostanza a una tesi.
Nel clima di sospetto avvelenato c’è solo una certezza che invece vale per tutti: in questo momento, piaccia o meno, Sinner è il tennista più forte e da campione qual è ha scelto di ignorare provocazioni e chiacchiericcio per concentrarsi sullo sport. Così ha dato una sonora lezione di stile a detrattori vari e vinto il suo secondo slam.
The end.
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Gioacchino Musumeci