DI GUIDO SARACENI
L’ex ministro Sangiuliano è ufficialmente indagato dalla Procura di Roma per peculato e rivelazione di segreti d’ufficio.
L’indagine si aggiunge a quella della Corte dei Conti per danno erariale.
Si tratta di un atto dovuto ed urgente, a seguito delle gravissime dichiarazioni della sua “non consigliera” Maria Rosaria Boccia e dei documenti che la stessa Boccia ha diffuso.
A prescindere da come finirà, le indagini dimostrano che non si è trattato di una questione privata, di semplice gossip, come ha provato a sostenere strenuamente il governo.
Dal canto suo, Sangiuliano ama ripetere che il Ministero non ha speso un euro per Maria Rosaria Boccia – ma questo, ove fosse provato, non escluderebbe altri e comunque gravi rilievi penali.
In definitiva, il caso Boccia ci ha restituito una pessima immagine del modo in cui questo governo gestisce il potere, un ceffone sul viso per tutti gli italiani che, essendo privi di amici, amanti o santi in paradiso, ogni mattina si alzano per andare a lavorare.
Alla faccia della cultura e della meritocrazia.
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Prof. Guido Saraceni