Considerando cosa?

DI CLAUDIO KHALED SER

 

E’ calato il sipario sulle “paralimpiadi”.
Il messaggio più bello che mi é arrivato é chiuso in un breve video.
Un’atleta sta gareggiando sotto lo sguardo attento di un ragazzo e di una ragazza.
Lei, l’atleta, giudicando la sua prestazione commenta:
“Sta andando bene, considerando che ….”
Il ragazzo si avvicina e le chiede :“CONSIDERANDO COSA? “
L’atleta sorride e gli stringe la mano.
La sua “disabilità” viene cancellata da quelle due parole, resta il gesto sportivo, frutto di volontà, capacità, fede nelle proprie possibilità.
Non c’é posto per il pietismo, per la comprensione misericordiosa verso un’atleta che é andata “oltre i limiti”.
E quel “considerando cosa ?” cancella ogni “diversità” rende giustizia allo sforzo, alla determinazione, al sentirsi uguale a tutti gli altri.
Messaggio bellissimo che ci toglie dalla faccia quell’aria di compassione sempre mostrata verso chi ha un problema.
Noi abbiamo un problema, non quegli atleti.
Noi siamo i diversi, perché loro hanno fatto di una difficoltà, un muro di cristallo.
E noi siamo ancora lì, con le nostre facce stupide, a commentare che…..
“Brava, buon risultato, considerando che…..”
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Claudio Khaled Ser