DA REDAZIONE
ULTIMORA dalla redazione di REMOCONTRO –
Durissima e storica sentenza della Corte internazionale di giustizia dell’Aja: l’occupazione israeliana dei Territori palestinesi, deve essere considerata una “annessione di fatto”.
Un colpo politico diplomatico durissimo
La pronuncia, che non ha effetti vincolanti, ma che comporta pesantissime ripercussioni a livello diplomatico, potrebbe anche causare l’adozione di sanzioni internazionali. I giudici del supremo Tribunale dell’Onu hanno inoltre sostenuto che l’occupazione della Cisgiordania è caratterizzata “da discriminazione sistematica, segregazione e apartheid”.
“Discriminazione razziale”
E parlano inoltre, usando un termine orribile, che ha marchiato dolorosamente a fuoco anche la storia passata dello Stato ebraico, di “discriminazione razziale di Israele, dovuta alla completa separazione di due popoli”. La sentenza si occupa dettagliatamente anche della situazione esistente a Gerusalemme Est e a Gaza, condannandola con la stessa energia usata per la Cisgiordania.
Coloni avanguardisti
Severissimo il giudizio sugli insediamenti dei coloni, “che sono stati continuamente ampliati”, e sullo sfruttamento delle risorse naturali “incompatibile con la sovranità palestinese”. La Corte denuncia, altresì, “il fallimento sistematico delle autorità israeliane nel prevenire la violenza dei coloni”. “Questi ultimi – è scritto – hanno di fatto la giurisdizione sulla Cisgiordania”.
E il ministro vuole l’annessione di fatto
“La prima reazione del governo israeliano è stata quella del Ministro delle Finanze, Bezalel Smotrich, il noto estremista esponente di Sionismo Religioso, che è anche responsabile amministrativo per i Territori occupati. Smotrich ha detto che la giusta risposta alla Corte internazionale di giustizia deve essere: “Annessione subito!”
.
Dalla redazione di
19 Luglio 2024