DI LEONARDO CECCHI
Io ormai quando leggo che in Parlamento si sta discutendo di qualcosa di torbido, sbagliato o immorale so già che dietro c’è la Lega, animale ferito alla disperata ricerca di consenso tra le categorie più corporative o tossiche del Paese.
Dopo evasori, tassisti e balneari, oggi (ri)provano a lisciare i no-vax. C’è infatti un bell’emendamentino dei signor Claudio Borghi, quello che voleva stampare una moneta parallela all’euro con il fantastico trucco dei mini-bond (grande, avremmo avuto lo spread a 4 miliardi con una roba così), che con molta semplicità vuole abolire gran parte dell’obbligo vaccinale per i bambini, trasformandolo in semplice “raccomandazione”. Roba semplice, eh: morbillo, rosolia, varicella e altre sette. D’altronde perché no? Perché non togliere l’obbligo vaccinale sul morbillo, che nel 2022 ha mandato all’altro mondo 136mila bambini?
Ma tanto vale tutto, giusto? Pur di rosicchiare qualche voto qui e lì, vale tutto. Non si guarda in faccia a nessuno.
La Lega è sempre stata di questo avviso. Più della destra canonica che a certe vette non arriva. E oggi che sono in caduta libera e fiutano la batosta che arriverà dopo il referendum sull’autonomia, sono anche peggiorati. Mandiamoli a casa, chiudiamo questa esperienza negativa: quella di un partito che si è ridotto a mettere oggettivamente a rischio la vita di bambini pur di rimanere a galla.
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Leonardo Cecchi