Milioni di Italiani hanno pagato con la vita i propri aneliti di libertà, congiunti a quelli per la pace, la fratellanza universale, la giustizia sociale.
La Resistenza ha posto le basi per l’avvento della Repubblica democratica, sorretta da una Costituzione avanzata, vetta del progressivismo politico, che non solo si fa partecipe di un’idea di società aperta sul futuro, ma traccia le linee programmatiche per costruirla.
Lei, Signor Sindaco, e tutti i Suoi Amministratori, avete giurato sulla Costituzione Italiana.
I cittadini di Latina contano su un vasto impegno corale per contrastare ogni riscrittura e falsificazione di una storia gloriosa, ogni offuscamento e dileggio della Resistenza, ogni disconoscimento dell’antifascismo quale radice della nostra democrazia, ogni sminuimento dei crimini del nazifascismo (non suscettibili, secondo l’ammonimento del presidente Sergio Mattarella, pronunciato ad Auschwitz tempo fa, di oblio e di perdono.
Diffondere, avverso alla verità storica, tesi revisioniste e negazioniste è di per sé grave.
Nei giorni scorsi la Sua maggioranza nell’Aula consiliare ha dichiarato che un emendamento che propone di inserire la parola ANTIFASCISTA in una proposta di introdurre l’insegnamento del diritto e dell’economia nelle scuole superiori è DIVISIVO e alimenta l’odio sociale.
Nelle scuole superiori ci vanno i ragazzi, giovani che rappresentano il FUTURO di Latina e del mondo intero.
Come gli stessi giovani di alcuni anni fa che hanno combattuto anche per La sua libertà, signor Sindaco, che avevano vent’anni o poco più.
Un’intera vita davanti e molte aspettative, che volevano realizzare in una società e in un mondo liberati dalla guerra e dalla dittatura nazifascista.
Non è stato loro consentito.
Per noi è obbligatorio mantenerne integra la memoria e raccoglierne l’esempio.
La Costituzione nata dalla Resistenza antifascista deve essere il nostro faro, sempre e comunque
Dica apertamente signor Sindaco se Lei è la Sua giunta siete antifascisti.
Abbia il coraggio di schierarsi e di sedersi dalla parte della democrazia e della libertà.
Ferdinando Tripodi