D MICHELE PIRAS
Fuoco nella notte di Gaza e i funerali in strada di altre 50 vittime della brutalità.
Da 30 giorni non si fermano un attimo, giorno e notte, dal cielo e da terra, senza alcuna pietà.
E sono 30 giorni che le uniche voci che si sentono dai Palazzi della Comunità internazionale sono quelle di timidi, flebili, inutili richiami a evitare il massacro.
Mentre nella notte e nei giorni di Gaza in 30 giorni sono già morte quasi 10 mila persone, la stragrande parte civili, intere famiglie, bambini.
Mentre fra la notte e il giorno, da 30 giorni, Israele ha scaricato su Gaza oltre 20 mila tonnellate di materiale esplosivo.
E non soddisfatta, l’ala più estremista del Governo Netanyahu, quella dei coloni, fascista e ultra-ortodossa, si lascia persino sfuggire l’ipotesi dell’uso della bomba atomica.
Questa è Gaza: uno dei più efferati massacri dalla fine della seconda guerra mondiale a oggi.
Da 30 giorni.
La notte senza luce dell’umanità intera.
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