NESSUN DORMA

DI CLAUDIO KHALED SER

 

L’orrendo spettacolo della guerra, durerà a lungo.

Cambieranno i teatri dello scontro, cambieranno gli attori protagonisti e cambierà anche il pubblico che assisterà sgomento a tutto questo.
Sarà una guerra diversa, fatta di colpi di scena, di interventi spregiudicati, di infami ritorsioni, di follie individuali, di soprusi e ricatti.
Nessun dorma.
Quello che non cambierà mai sarà il dolore, inferto a destra e a manca, non solo sui responsabili di questa tragedia ma sulle vittime innocenti che la subiranno.
Nessun dorma.
Non ci sarà riposo per un mondo devastato dall’infamità, non ci sarà quiete perché questa tempesta ci squasserà le notti e i giorni e dovremo sempre fare i calcoli con l’insicurezza.
Nessun dorma.
L’odio non riposerà, non ci saranno né vincitori né vinti perché il prezzo che tutti noi pagheremo sarà troppo alto per consentire bilanci di vittorie e sconfitte.
Il mondo come sempre, perde.
L’Umanità perde.
La ragione perde.
Ma anche la follia, perché l’irragionevole non vince mai.
Nessun dorma.
Ci crediamo lontani dal teatro che ha dato inizio alla tragedia., invece siamo sul palcoscenico.
Lo spettacolo è itinerante.
Si sposterà nelle nostre città, nelle strade e nelle piazze, la pazzia non ha dimora.
Nessun dorma.
Li chiamano “lupi solitari” ma in realtà sono iene.
Rideranno della nostra sofferenza, non avranno pietà nel perseguire il gioco vigliacco del terrore.
E noi saremo in balia di questi esseri disumani, interrogandoci su come tutto questo é nato, su quale colpa abbiamo commesso, su cosa fare per scendere dalla croce.
Domande tardive e retoriche.
Lo sappiamo bene come tutto é incominciato, sappiamo bene cosa abbiamo tollerato, conosciamo per filo e per segno i fatti perché NOI abbiamo scritto la tragedia.
Con il nostro silenzio, col girarci dall’altra parte, col consentire a qualcuno di uccidere e sterminare qualcun altro.
Abbiamo costruito i ghetti, forgiato catene di filo spinato, innalzato muri dove confinare i “miserabili”.
E oggi i “miserabili” si sono ribellati.
Usando lo stesso odio che abbiamo riservato loro.
Do ut des.
Non c’é nulla di giusto in tutto questo.
Ma non ce n’era nemmeno prima.
E così come siamo rimasti in silenzio fino ad oggi, nessuno ascolterà le nostre ragioni domani.
Nessuno soccorrerà questa terra malata di odio e fanatismo e, se pensate che con la forza delle armi, ripristineremo la ragione, allora siete folli anche voi.
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C’é una sola luce in fondo al tunnel.
Si chiama Giustizia.
Fino a quando non verrà accesa, nessun dorma.