DI BARBARA LEZZI
Seguitemi nel ragionamento, niente avviene per caso.
Le dichiarazioni ignobili e sguaiate di Foti contro i beneficiari del reddito di cittadinanza, sono accompagnate dai mercenari dell’informazione (riempiti di fondi pubblici per vivere da nababbi) che titolano contro i poveri del sud chiamandoli fannulloni.
Tutto questo segue il taglio delle risorse del PNRR destinate al sud ad opera di Fitto.
Irridere, schernire, insultare i poveri del sud serve a trasmettere il concetto che quei soldi, i meridionali, non li meritano.
Stessa storia di sempre.
Si sceglie, per umiliare e impoverire ancora di più il sud, un ministro parafulmine meridionale. Oggi è Fitto, pugliese, ieri è stato Provenzano del PD, siciliano, che come unica azione da ministro ricordiamo l’annacquamento del vincolo del 34% di risorse nazionali da destinarsi al sud che invece avevo reso cogente. Chiaramente, tutti questi ministri sono stati annunciati come super preparati così tu resti zitto altrimenti sei pure invidioso.
In realtà, la loro competenza è un’aggravante.
La povertà del sud è un obiettivo di tutti gli schieramenti e di tutti i partiti che governano e amministrano le regioni e i comuni con negligenza e clientelismo. Servono poveri al sud, serve un bacino di miseria da cui attingere in cambio di promesse mai mantenute e di posti di lavoro precari e con stipendi da fame.
Chi resta qui al sud, non ha altra scelta che arrangiarsi in un territorio con investimenti scarsi e inefficaci. Una buona parte dei miei conterranei si spezza la schiena per quattro soldi, non ha servizi degni di un paese civile ma resta onesta e laboriosa. Gli imprenditori del sud, quelli perbene, sono degli eroi che operano praticamente senza infrastrutture e senza che ci sia un progetto di formazione integrato con il sistema imprenditoriale.
Il PNRR avrebbe dovuto colmare il divario.
Rappresentava l’ultima occasione per resuscitare un pezzo di Paese che si sta spopolando e spegnendo velocemente e tristemente. Invece no, anche quest’opportunità sarà persa e, per giustificare il furto, si insultano i meridionali e si accusano di essere fannulloni e assistenzialisti.
Meloni aveva promesso che quando fosse arrivato il tempo della cancellazione del reddito di cittadinanza, sarebbero stati pronti tutti i presidi per la collocazione nel mondo del lavoro o per la formazione di chi è rimasto indietro per mille ragioni. La cancellazione del reddito è arrivata con SMS, per tutto il resto c’è solo caos e palate di fango contro la povera gente.
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Contenti voi, io no.