GIORNALISTI DI REGIME: TUTTI AVVOCATI DI LA RUSSA

DI GIOACCHINO MUSUMECI

Gioacchino Musumeci

 

TUTTI AVVOCATI DI LA RUSSA

Stefano Zurlo, firma de “Il Giornale”, ha scritto un pezzo in cui afferma che il presidente del Senato, a causa della Sim usata dal figlio denunciato per violenza sessuale, è già stato condannato dal tribunale dei giustizialisti.
Il giornalista cade nel servilismo meschino: oggi preoccupato per le sorti di un fascista dichiarato alla presidenza del Senato, ha sempre sventolato la bandiera del garantismo a corrente alternata. Zurlo non menziona che solo pochi giorni fa i farlocchi garantisti della Dx, renziani compresi, abbiano imbastito un tribunale politico ai danni dell’ex premier Conte, che pur non avendo commesso alcun reato è stato mediaticamente perseguitato, processato e condannato senza appello. Perciò un minimo sindacale di dignità argomentativa sarebbe necessario a meno di non voler confermare lo stato comatoso del giornalismo italico.
Invece Zurlo non ci pensa nemmeno alla dignità professionale perché non vale l’oro che pesa.
Allora giù la solita filippica sul Fatto Quotidiano che titola “Ignazio, caccia la Sim”.
La procura, sostiene Zurlo, è più dignitosa dei giornalisti alla Travaglio.
Infatti magistrati e giornalisti sono figure professionali diverse e pubblicare notizie certe, oltre commentarle con ironia e sarcasmo, è compito dei giornalisti non dei magistrati che invece fanno altro.
Sovrapporre i piani giornalistico e giudiziario è da incompetenti.
Dopodiché a ben vedere il titolo del Fatto non è una condanna dato che i giornalisti, a meno di non essere Sallusti e derivati, non scrivono sentenze. Le ironiche esortazioni invece ci stanno tutte.
Casomai Zurlo si domandi a che scopo il lecchino Petrecca direttore di Rai News e tanto amico di Salvini, tagli i servizi su La Russa.
Secondo poi Zurlo, poverello, tralascia di osservare che La Russa s’è condannato da sé alla preistoria ideologica con esternazioni da capo tribù che hanno pubblicato tutti i giornali, mica solo Travaglio. Affermazioni per cui, e non avevo dubbi, La Russa era stato ovviamente frainteso; anche lui incompreso come i patetici Facci, Nordio, Piantedosi, Santanché, Salvini etc.
Ma non solo, La Russa oltre esser salito sul patibolo mediatico sua sponte, contestualmente ha assolto il figlio dopo un interrogatorio meticoloso, e non v’è dubbio che Leonardo sia innocente, è colpa della denunciante drogata è troppo ritardataria per i gusti dei machisti.
Ma se le cose sono così chiare, Zurlo o chi per lui non dovrebbe penarsi: se Leonardo La Russa non ha commesso qualcosa di penalmente rilevante – di civilmente rilevante che diventi penalmente rilevante non sappiamo nulla.
Il signor presidente del senato La Russa cacci la Sim no?