USA DA PAURA: VIETATA LA BIBBIA “VOLGARE E VIOLENTA”, DOPO IL PISELLO DEL DAVID

DA REDAZIONE

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La Bibbia è volgare e violenta. E per questo non è adatta ai bambini delle elementari e delle medie e va vietata. La decisione del distretto scolastici di Davis, nello Utah, ha creato sconcerto negli Stati Uniti. E non soltanto. A sollevare il caso è stato un genitore secondo il quale il contenuto del testo sacro non sarebbe adatto agli alunni delle elementari e delle medie.
Prima di questo, il caso del David di Michelangelo, nudo censurato il Florida.

Bibbia vietata a scuola

La decisione di rimuoverla dai libri disponibili per la lettura è stata presa dopo le proteste di un genitore secondo il quale con i suoi esempi di incesto, prostituzione e stupro, il testo sacro non sarebbe adatto ai giovanissimi. «Non ha valori seri per i minori perché è pornografico secondo la nostra definizione», ha scritto nella denuncia, datata 11 dicembre, il genitore arrabbiato di cui non è stata diffusa l’identità. Dopo l’esame da parte di una commissione di genitori e insegnanti, la Bibbia è stata bandita da scuola. Lettura oggettivamente forzata prima. È rimasta, però nelle biblioteche dei licei del distretto. La versione ‘incriminata’ è quella di ‘re Giacomo’, utilizzata dai protestanti anglosassoni.

Da Re Giacomo ai Mormoni

La stessa commissione è stata di recente chiamata a valutare l’ammissibilità nelle scuole del ‘Libro di Mormon’, uno dei testi sacri del mormonismo, religione dominante nello Utah. L’esame è il risultato di un’altra denuncia, in cui si chiede il divieto per i troppi riferimenti alla violenza sotto varie forme, quali battaglie, decapitazioni e rapimenti. Genitori che vogliono avere maggior voce in capitolo nell’istruzione scolastica impartita dalle scuole. La spinta, spesso, arriva dai conservatori che temono una deriva eccessivamente libera dell’educazione. I divieti, però, non mancano nemmeno negli Stati governati dai democratici dove sono stati rimossi dalle biblioteche alcuni testi percepiti come razzisti.

Michelangelo censurato negli Usa

«Che gli Stati Uniti siano attraversati da una profonda crisi politica e culturale è ormai noto», scriveva Marsonet il 27 marzo. Eccessi del ‘politically correct’, ‘cancel culture’ e il cosiddetto ‘wokismo’ hanno creato un clima più adatto alle autocrazie che a un Paese considerato bastione della democrazia liberale. Ma, come spesso accade in questi casi, non c’è mai limite al peggio. Lo testimonia un recente episodio di censura scolastica e culturale verificatosi in Florida. Un’insegnante di storia dell’arte della ‘Classical School’ di Tallahassee, capitale per l’appunto della Florida, ha proiettato in aula le immagini di alcuni capolavori di Michelangelo, tra cui il David di Michelangelo.

David è nudo e l’America anche

Il suddetto David è nudo, uno degli esempi più famosi di nudo artistico. Incredibilmente, alcuni giorni dopo alcuni genitori hanno accusato l’insegnante di aver mostrato ai loro figli immagini ‘pornografiche’, chiedendo al preside della scuola di licenziarla. Pare che la richiesta sia stata appoggiata dall’italo americano Ron DeSantis, governatore dello Stato e neo candidato repubblicano alle prossime presidenziali Usa. Quasi da fare il tifo per Trump, certamente meno bigotto e conclamato ammiratore del nudo, non esclusivamente artistico. Me c’è dell’altro di cui stupirsi, andando indietro in Remocontro.

 

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AVEVAMO DETTO

 

 

Articolo dalla redazione di