LA SOLITUDINE DELLE PERSONE SENSIBILI

Di SHERWOOD

Viviamo una Societa’ dove ormai grazie ai Social tutti sono in contatto con tutti, sanno di tutti, dialogano, osservano, commentano.

Sembrerebbe che la Socialita’ ne abbia guadagnato eppure non e’ cosi.
Esistono persone che per vivere han bisogno del contatto umano nella realta’ e che in questa virtualita’ ci stanno stretti.
Esistono 2 tipi di Solitudine.
Quella voluta e quella subita.
La prima e’ un buon ritiro personale dove di tanto in tanto ci si isola volutamente dal mondo e ci si rilassa nel proprio habitat, una vera e propria esigenza dell’anima.
La seconda solitudine quella subita e’ una sorta di gogna terribile dove non si sa’ bene per quali dinamiche e motivi le persone vengono isolate accantonate non comsiderate.
Era la solitudine che De Andre’ considerava degli ultimi dei migliori secondo lui di quelli che per clichet societari provenienza estrazione economia e classismo non vengono accettate riconosciute degne di presenza agli altri e dagli altri.
Si tratta spesso delle anime piu sensibili quelle che fuoriescono dalle convenzioni, dai giudizi, dalle apparenze del mondo reale ed oggi virtuale.
Ci chiediamo spesso dove stiamo andando e dove sia il progresso civile e sociale?
Forse non quello di avere una bella casa, un automobile alla moda o di sentirsi fichi in una corte dei miracoli senza spessore interiore?
O quello di integrare e far sentire gli esseri umani tutti uguali e degni di presenza amore e vita senza lasciare indietro nessuno?
Lunga vita a Sherwood 💘