IL PEGGIO E’ IN CONTINUA EVOLUZIONE

DI GIANCARLO SELMI

Giancarlo Selmi

 

Tre indagati per corruzione, concussione e reati ambientali e la Presidente con rapporti stretti (fino alla mano nella mano) con un terrorista fascista, condannato in via definitiva per la Strage di Bologna.
Tutti nella commissione antimafia.
Non è solo un record, rappresenta la dimostrazione plastica che per la politica, così come rappresentata da questo governo e dalle forze politiche che lo compongono, etica e princìpi collegati, non contino nulla. Vige il principio di non colpevolezza fino a prova contraria, siamo d’accordo, ma questo principio garantista, in Italia, è stato usato per permettere a gente compromessa, di maneggiare la cosa pubblica, ma anche indagini e procure. Senza pensare che, al dissolvimento delle accuse e dei processi, sono state orientate gran parte delle leggi promulgate o favorite, dalla parte politica che governa oggi, più Renzi ed una parte del PD.
L’italico stivale è quindi passato dal “la moglie di Cesare non può essere toccata dal sospetto”, al “chi se ne frega, dimostralo e condannami se ne sei capace”. Tanto le prove sono state sostituite dalla “durata ragionevole del processo” che, loro stessi hanno voluto sempre più lungo, mentre la “durata ragionevole” sempre più corta.
Quindi, fallo in fretta perché c’è la prescrizione e, con la riforma Cartabia, l’annullamento del processo stesso. Quindi il principio di non colpevolezza si perpetua e si trasforma in innocenza, a prescindere e nonostante le prove. Così diventano tutti innocenti, anche i prescritti condannati, quelli a carico dei quali ci sono prove a montoni, quelli condannati in primo grado.
La lobby degli avvocati, fortemente presente in Parlamento, gli “affari” e le relazioni pericolose di B., insieme al sindacato di corrotti e corruttori (l’unico sindacato che abbia fatto il suo lavoro negli ultimi 30 anni), hanno depenalizzato ed introdotto norme che allungano a dismisura i processi, mentre accorciavano i tempi di prescrizione.
La Cartabia ha fatto il resto.
Mai come in questo momento, anche per i costi che ricadono sul Paese, la questione morale andrebbe riaperta e produrre conseguenze.
Ma vallo a dire a comitati di affari mafiosi e non, ai corrotti, a Nordio, agli arrestati, indagati, condannati destrorsi ed anche no.
Vallo a dire ai radicali ed alle associazioni come “nessuno tocchi Caino”, piena di stragisti e neofascisti dal grilletto facile.
Vallo a dire a Renzi.
Vallo a dire alle centinaia di massoni, coperti o no, che siedono in Parlamento.
Non mi stupirò affatto se, fra qualche anno, alla Presidenza della Commissione Antimafia venisse nominato Graviano in persona. Sarebbe la conclusione di un’evoluzione già in atto.
La stessa gente, poi, celebra Falcone.
Mentre Report, nel silenzio generale, parla del sempre più verosimile sospetto che la morte del Giudice fosse voluta più che dalla mafia, da una parte della stessa politica e dai servizi.
Il peggio è in continua evoluzione.