L’OMOFOBIA DEL GOVERNO MELONI

DI GIOACCHINO MUSUMECI

Gioacchino Musumeci

 

Marcello Veneziani, intellettuale di punta della Dx, ha sostenuto, in un pippotto pubblicato il 9 Agosto 2019, cioè prima che la Meloni inciampasse sui palazzi, che “l’omosessualità è un risvolto intimo che non toglie e non aggiunge nulla all’uomo e all’opera. Può spiegare alcune scelte, alcuni stili, ma non incide sulla qualità e la sostanza delle cose”.
Straordinario!
Speravo che questo sublime convincimento, ovvero la qualità dell’opera a prescindere dall’orientamento sessuale, potesse impedire che il mentore dell’omofobia leghista, tale Luca Morisi, non scomparisse dai radar. Forse che l’omosessualità gli abbia tolto qualcosa nel tollerante universo leghista?
E mica possiamo fermarci qui, se l’omosessualità non togliesse nulla, la Dx riconoscerebbe i figli nelle famiglie omogenitoriali piuttosto che dichiarare di non discriminare sembrando schizofrenica. La Meloni, oltre togliere alle coppie gay la possibilità di costruire una famiglia finalmente riconosciuta, toglie ai bambini delle coppie gay lo status giuridico.
Per un momento ho pensato che Veneziani avesse fumato un cannone o si fosse fatto ‘na striscia come si usa nei palazzi, e strafatto avesse redatto tanto capolavoro. Ma nada de nada chicos, mi sono ricreduto, Veneziani è sbiellato di suo. Infatti nello stesso pezzo scrive: “La cultura, anche quella che a torto o ragione viene intruppata nella categoria di destra, non è un blocco militare che marcia compatto in divisa e colpisce unito il Nemico, incluso quello arcobaleno. Ci sono diverse sensibilità e sfumature, è variegato il campionario delle intelligenze.”
Nessun errore Veneziani, la cultura di dx è intruppata nel passato che non può superare, è un limite del comprendonio di quelle intelligenze variegatamente arretrate che per una strana coincidenza stanno tutte al governo.
E’ infatti di oggi la notizia raccapricciante che la commissione giustizia alla camera vuole definire un altro reato per renderlo universale: se una coppia gay ha un figlio regolarmente riconosciuto all’estero, non potrà venire in Italia perché commetterebbe un reato e potrebbe essere arrestata.
Non si sa quanto questo risolleverà l’economia e migliorerà il mercato del lavoro.
E anche qui l’omosessualità non toglie mica niente! (omosessualità che, attenzione, non inficia la qualità dell’operato a meno che non si operi per formare una famiglia). A parte la Costituzione che recita uguaglianza nei diritti indipendentemente da orientamento religioso e sessuale, concetto che non può trapassare certi sfinteri cerebrali, l’omosessualità in questo caso non leva ma aggiunge una costellazione di reati progettati per rendere impossibile la vita dei gay a meno che non restino a casa non si scambino effusioni in pubblico e guai immaginare una famiglia perché si rischia l’arresto.
Troppa liberta!
E ciò naturalmente perché la dx non è un blocco militare (come insegna la guerra in Ucraina) che marcia unito contro il nemico, lo fa se il nemico è un cittadino russo (e qui ci metto pure il Pd), oppure omosessuale a cui è concesso svolgere un esistenza purché dettata dalle variegate forme di sensibilità e sfumature politiche sempre contro i gay.
Inutile negare: il governo Meloni è omofobo come lo erano i fascisti.
Poi certo, il tema non interessa più di tanto perché l’omofobia non è solo dei fascisti ma anche di tanti cattolici dietro le quinte. E non credo proprio che questi stiano tutti a Dx. Con questo naturalmente annoto che tantissimi cattolici non sono omofobi.