UNA RUSSA VINCE GLI INTERNAZIONALI DI ROMA

DI ANTONELLO TOMANELLI

ANTONELLO TOMANELLI

Elena Rybakina ha vinto gli internazionali di Roma. In finale ha sconfitto l’ucraina Anhelina Kalinina, che dopo aver perso il primo set, si è ritirata per un problema alla coscia sinistra.
Dopo il ritiro, la tennista ucraina ha abbracciato in lacrime la Rybakina. Sarà matta, avranno pensato in molti, ad abbracciare una russa. In realtà, la Rybakina è nata e cresciuta a Mosca, ma nel 2017, all’età di 18 anni, ha chiesto e ottenuto la cittadinanza kazaka, come fanno centinaia di tennisti russi di famiglia non benestante, che al compimento della maggiore età chiedono la cittadinanza kazaka, attratti dalle promesse, sempre mantenute, di soldi, coach validi e strutture moderne per il salto di qualità. Scelta sulla quale Mosca non ha mai avuto nulla da ridire.
Una scelta che evidentemente la tennista ucraina Kalinina apprezza molto, forse considerando la naturalizzazione kazaka una sorta di abiura nei confronti della madrepatria Russia. In effetti, verrebbe proprio da pensare a questo, a guardare come è finita la semifinale, dove l’ucraina aveva affrontato e sconfitto la russa Veronika Kudermetova, che al termine del match con la rituale sportività si era incamminata verso la rete per stringere la mano alla vincitrice, che invece alla rete non si è nemmeno avvicinata, limitandosi a stringere quella del giudice di sedia.
Sempre nel panorama romano, tra poche ore il russo Daniil Medvedev affronterà in finale il talentuosissimo e noto troglodita simulatore Holger Rune. Vedremo come andrà a finire.