CHE TEMPO CHE FA? PIOVE, E NON E’ ACQUA

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Chi si è indignato per i 2 milioni a stagione intascati da Fabio Fazio, o per le battute fiacche e grossolane della Littizzetto o magari per la buona salute dei pesci esotici della pacchianissima scrivania non dovrebbe oggi stracciarsi le vesti per lo “spontaneo” trasloco della trasmissione alla Warner Bros?
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Sì che dovrebbe, dovrebbe anche se sul comodino ha il ritratto di Giorgia e all’ingresso il busto del pelatone.
Dovrebbe perché ogni puntata è costata mediamente 450.000 Euro mentre i 16 minuti di pubblicità in essa contenuti incassavano circa 1 milione, e chi credete che pagherà quei 550.000 Euro mancanti all’appello?
Li pagheremo noi, sia come soci forzati della Rai con il canone che come semplici contribuenti alla fiscalità generale.
La vittima non è Fazio che con o senza Rai si gode il suo successo e i suoi milioni, le vittime siamo noi condannati a pagare in contanti le personali idiosincrasie della Meloni e di Salvini.
La remuneratività di una trasmissione non è tutto, ma chi decide e non ne tiene alcun conto non solo è in evidente conflitto di interessi ma dovrebbe essere processato per danno erariale.