DI MARIO PIAZZA
Chi come me avrebbe voluto rispedirlo a vendere bibite sulle gradinate dello stadio di Napoli è rimasto con un palmo di naso, perché Luigi Di Maio è da oggi ufficialmente il nuovo inviato speciale della Unione Europea nei Paesi del Golfo.
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Sogghigno amaramente mentre lo scrivo ma sotto sotto sono contento, non per Giggino o per l’orgoglio pomiglianese ma perché con questa nomina viene confermata la mia teoria secondo cui le qualità principali che portano al successo nell’astruso mondo che ci è toccato in sorte non sono l’intelligenza, la cultura e la dirittura morale. Se ci sono tanto meglio ma se ne può fare benissimo a meno sostituendole con la scaltrezza, la falsità e la spietatezza.
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Mi piace pensare che i vari insuccessi che hanno punteggiato la mia vita dipendano da questo, ed è di questo che vado orgoglioso.
