BISOGNA ALZARE LA VOCE CONTRO I PRIVILEGIATI ED IL SISTEMA

DI SALVATORE GRANATA

 

Senza lo scostamento di bilancio e il Documento di economia e finanza, il CDM di lunedì non potrà approvare il taglietto al cuneo fiscale con cui Giorgia Meloni voleva fare, soprattutto in campagna elettorale, l’eroina dei lavoratori.

“Sono stati tutti superficiali” ha tuonato da Londra.
Ma la superficialità non è l’unica caratteristica negativa dei componenti del suo esecutivo.
Ci sono ignoranti, revisionisti, poltronari della peggiore specie, imprenditori privilegiati con conflitti d’interesse stratosferici (vedi Angelucci o berlusca) e gente a cui non interessa nulla dei sacrifici, delle fatiche e delle necessità più impellenti dei cittadini. Soprattutto di quelli più svantaggiati.
E infine c’è la Meloni stessa che non sa dirigere nulla.
Dall’altra parte il vuoto assoluto, perché questi, nonostante perdano le votazioni in Aula con una maggioranza assoluta potenzialmente devastante, sono contrastati da Renzi, Calenda e dal PD In pratica l’85% del Parlamento è spostato tutto sul centrodestra democristiano di matrice neoliberista, ultracattolico (per propaganda) e massonico.
E a subire è il popolo perbene e anche quello disastrato, perché l’opposizione non potrà vincere mai nessuna votazione per i prossimi 5 anni, e forse anche più se non ci svegliamo, ma esultare soltanto sugli errori commessi da questi lacchè dei lobbisti, dei potentati militari, economici e finanziari sia americani che “caserecci”.
Bisogna ritornare a votare ragazzi. C’è poco da fare, ma prima bisogna organizzare le piazze in massa. Bisogna scuotere i sindacati, le organizzazioni e tutte le associazioni territoriali sparse in tutta la Penisola, isole comprese.
Qui o ci si difende in qualche modo, o ci sarà una macelleria sociale senza precedenti. Ma non devono essere gli intellettuali da salotto o volti noti a smuovere le coscienze. Dev’essere ognuno di noi che deve aprirsi all’altro, al prossimo.
E alzare la voce contro i privilegiati. Contro il sistema.