MELONI, MA COME SI PERMETTE?

DI BARBARA LEZZI

BARBARA LEZZI

 

Essere Presidente del Consiglio non consente al Premier Meloni di offendere i pacifisti chiamandoli “sbandieratori” e non ha alcuna autorevolezza né saggezza per impartire lezioni richiamando gli italiani contrari alla guerra “a pensare ai propri figli”.
Come si permette, proprio lei che in questi sei mesi sta solo annunciando successi sul nulla?
Pretende appoggio illimitato all’Ucraina e alla Nato ma non concede nessuna risposta a famiglie e imprese costretti a pagare, ancora, bollette esorbitanti che, a causa della guerra, comunque saranno sempre più alte almeno del 30% rispetto a prima dell’esplosione del conflitto.
E non pensa neppure a dare risposte sull’inflazione e sui mutui e prestiti che stanno asfissiando i cittadini.
Continua a dire il niente sulla sua “rivoluzione fiscale” dando per certa la diminuzione della pressione fiscale senza indicare per chi ci saranno i vantaggi e senza esprimersi sulle coperture.
Per ora, abbiamo visto tagli su sanità, pensioni, stipendi istruzione e poveri.
E così è facile fare le rivoluzioni, cara Meloni!
Ma, soprattutto, non dice come pensa di vincere la guerra in Ucraina. Da vassalla degli USA, parla per slogan. È incapace di elaborare una strategia diplomatica e non si ferma a ragionare su quante possibilità hanno gli ucraini di vincere sulla Russia senza l’intervento di altri eserciti. Meglio lasciar fare a Biden…
Chiede a noi di pensare ai nostri figli come se dovesse insegnarci ad essere genitori (ripeto, come si permette?) mentre straparla di piani per l’intero Continente africano anche se non riesce ad attuare il piano europeo per l’Italia.
Brava l’informazione e ottima l’opposizione che, nel frattempo, si gingillano sulle dichiarazioni assurde di La Russa e lasciano correre tutto il resto.