B R I C S

DI CLAUDIO KHALED SER

 

BRICS – Sono le iniziali dei 5 Paesi che compongono il nuovo Fondo Monetario, nato in concorrenza con quello Internazionale.

Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica.

A questi si sono aggiunti, ma nessun accordo é stato ancora firmato, Arabia Saudita, Qatar, Emirati e Algeria.
Nove Paesi disposti ad intervenire sulle Economie traballanti dell’Africa, del Sud America e dell’Oriente, elargendo prestiti senza troppe garanzie e particolari richieste.
E’ evidente che, attraverso i soldi, vogliono arrivare ad altro, in pratica ad essere partner commerciali di primo piano e successivamente partner politici molto ma molto influenti.
La rigidità del FMI ha spinto anche la Tunisia a discutere con i BRICS di un prestito di 5 MILIARDI di dollari, più del doppio (1,9) chiesti precedentemente al FMI.
Russia e Cina hanno subito detto SI.
Nelle prossime ore, anche gli altri seguiranno l’esempio.
Inutile tergiversare, se l’accordo va in porto, avremo Cina e Russia davanti casa, spalleggiati dai Paesi del Golfo e dall’Algeria.
L’influenza militare della NATO e degli USA sul Mediterraneo verrà drasticamente ridotta e francamente “era ora”.
I SuperBoy (superbi ragazzi) a stelle e strisce che oggi grazie agli accordi militari con Spagna e Marocco, scorrazzano per il Mediterraneo, dovranno fare i conti non più con le barchette tunisine ma con gli incrociatori di Mosca e Pechino.
La rigidità dei banchieri del FMI ha di fatto consegnato un’area importantissima per la stabilità europea a coloro che detestano questa Europa avida ed egoista e se, da una parte sono contento di questa nuova situazione che pone fine all’arroganza militare della NATO, dall’altra non posso non preoccuparmi per i futuri sviluppi geo-politici.
Inoltre, se le navi dei BRICS dovessero navigare in acque tunisine e algerine, NON interverrebbero in alcun modo per fermare il flusso migratorio, anzi !
Farebbe molto comodo ai Soci del BRICS destabilizzare ulteriormente l’Europa, lasciando passare tutti coloro che vogliono raggiungerla.
Tutto questo accade per la stupida arroganza dei banchieri e la cecità dei politici che hanno sottovalutato il pericolo BRICS.
Quando s’accorgeranno dell’errore, sarà ormai troppo tardi.