PRESIDENTE MELONI: RIVOLUZIONE O (PIUTTOSTO) RESTAURAZIONE?

DI BARBARA LEZZI

BARBARA LEZZI

 

Meloni è tutta contenta, pardon soddisfatta, per avere eliminato il reddito di cittadinanza. E’ certa che la diminuzione delle richieste sia dovuta esclusivamente all’annuncio di nuovi controlli. Beh, le faccio i miei complimenti perché scovare le truffe è sempre stato, per me, doveroso.
Ora che sono stati pizzicati “i lavativi stesi sul divano” (così vengono definiti i poveri dalla destra), si potrebbe fare un bel passo in avanti anziché mille indietro come sta facendo il Premier Meloni.
Secondo un rapporto della Guardia di Finanza, dal 2017 al 2021, sono stati scoperti reati a danno delle casse pubbliche per 34 miliardi.
Alcuni esempi:
Incentivi alle imprese: frodi accertate per 1.042.00 milioni
Prestazioni sociali: frodi accertate per 303,1 milioni di cui 288.7 per il reddito di cittadinanza
Spesa sanitaria e ticket sanitario: frodi accertate per 361.5 milioni
Altri esempi di frodi più consistenti in termini di risorse sottratte ai cittadini a causa di fenomeni corruttivi:
Appalti: frodi accertate per 11.076, 6 milioni
Responsabilità amministrativa erariale: frodi accertate per 19.472,5 milioni
A questi dati aggiungo quello della stima dell’evasione fiscale che si aggirerebbe intorno ai centro miliardi di euro.
C’è, quindi, da chiedere al premier Meloni: quanto potremmo finalmente gioire per aver migliorato il Paese se si smettesse di condonare gli evasori, prevedere appalti in regime di libertinaggio, agevolare la corruzione ripristinando i benefici carcerari per i condannati (altro che certezza della pena!) e peggiorando la Giustizia più di quanto non abbia già fatto la Cartabia con la maggioranza Draghi?
E’ abbastanza libera, il Premier Meloni, per fare davvero la rivoluzione? Visti i primi mesi di governo e i primi provvedimenti approvati, mi sembra più pronta ad una preoccupante restaurazione.