DI BARBARA LEZZI
Gli chiedi conto di cosa sia successo a Cutro e lui risponde che la Guardia Costiera non si tocca. Gli chiedi conto del codice degli appalti e lui risponde che i sindaci non si toccano.
Cerca di smarcarsi come tutti coloro che non conoscono il merito o lo conoscono troppo bene e sono ben coscienti di quanto sia meglio che non se ne parli. Mentre la Meloni rincorre uteri e carni sintetiche in giro per il mondo, Salvini vara il suo codice degli appalti che spalanca le porte a opacità, mancanza di concorrenza e trasparenza.
E qui veniamo ai sindaci che Salvini definisce eroi ai quali ha concesso ampi margini di manovra per affidare appalti senza gare e senza pubblicità per cifre non proprio insignificanti. I sindaci non sono tutti eroi perché non sono tutti uguali ed io non ho paura di dirlo. Ci sono i sindaci perbene ma ci sono quelli corrotti, ci sono quelli che lavorano dalla mattina alla sera per risolvere i problemi dei loro concittadini e quelli che affidano i lavori comunali alle imprese di famiglia (meglio se della moglie e dei figli) sbarrando la strada ad altri imprenditori e lavoratori che, magari, sono anche più bravi.
E poi ci sono minori controlli antimafia nel nuovo codice di Salvini. Come se non fosse abbastanza noto quanto la criminalità organizzata sia avida di soldi pubblici, le si semplificano le operazioni che dovranno portare avanti per lasciarci le opere incompiute, i costi gonfiati e maggior debito sulle spalle.