IL COMPITO IN CLASSE DI ELLY SCHLEIN

DI CLAUDIO KHALED SER

 

Elly Schlein mi piace.
Non perché é Donna, sarebbe molto riduttivo apprezzarla per questo.
Ci sono Donne intelligenti e Donne stupide, la vagina non é un certificato di garanzia.
Mi piace perché pur essendo leader di un Partito, non appartiene alla logica di un Partito.
Soprattutto quello Democratico incapace d’essere tale negli ultimi anni.
E’ una Donna di Movimento che ha sposato l’idea delle Differenze Insieme, che non si presta alle convergenze di comodo pur sottolineando sempre quanto sia importante la convergenza.
Non mi piace, per niente, Bonaccini, residuato bellico da prima repubblica che fa il verso a quel Renzi che, nella sua smania di rottamare, ha finito per buttare anche se stesso nella discarica.
Un accordo Schlein – Bonaccini é ovviamente auspicabile, a patto che la nuova Segretaria imponga le sue regole e non ceda ai ricatti frantumatori del Presidente del Partito.
Presidente che cerca disperatamente di contare qualcosa dopo il nulla ottenuto nelle primarie.
La Politica che Schlein predilige é quella della Coerenza, collocare cioè un Partito di Sinistra, a Sinistra, con gli ideali di Sinistra e le alleanze di Sinistra.
L’abbraccio in piazza con Landini va oltre un puro significato amichevole, guarda al più grande Sindacato dei Lavoratori come forza propulsiva della Politica.
In parole povere, niente si fa se é contro la “lotta” sindacale, se é contraria all’interesse del Popolo lavorante.
Una bandiera rossa sotto la quale unire le proprie forze.
Per raggiungere questo obiettivo, Schlein dovrà unire tutte le minoranze del Partito senza comunque limitarne le giuste peculiarità.
Non appiattire ma convergere.
Questo é il mantra.
Non dipenderà ovviamente solo da Lei, ma anche dai “fantasmi” del recente passato, incarnati dal Bonaccini.
Si dovrà arrivare anche a dei compromessi, ma l’errore più grande che Schlein può fare é cedere ai compromessi, uscirne sconfitta.
Dovrà imparare a fare sue anche le battaglie perse pur di raggiungere l’equilibrio.
Ma, sia chiaro, il PD ritroverà la sua antica forza solo se davanti alle scelte politiche si mostrerà compatto e darà alla Segretaria, tutto l’appoggio di cui ha bisogno, anche perché, dall’altra parte della staccionata, c’é una che di questo appoggio (nonostante tutto) gode e lo usa per governare.
Purtroppo.