NAPOLI, LA VIOLENZA NON SI FERMA CON LA PRESENZA DELL’ESERCITO

DI FRANCESCO MARANTA

REDAZIONE

 

 

A Napoli, così come in quasi tutto il resto del Paese, diminuisce l’assistenza sanitaria, si riducono le classi nelle scuole, (prossimamente interi istituti scolastici chiuderanno). I trasporti pubblici sempre più carenti, la disoccupazione aumenta, i salari più bassi d’Europa e questo avviene nel silenzio dei Sindacati e nella incapacità Politica della sinistra di porre un freno.

La Presidente del consiglio Giorgia Meloni, sa fare bene il suo mestiere, individua nei governi passati i veri colpevoli dello sbando. La Giorgia ci prova ma non convince.

I provvedimenti varati aumentano il divario ricchezza-povertà. Il malessere come una gramigna cresce e miete vittime innocenti in mare e su terra ferma. Senza parlare dell’ordine pubblico, la sicurezza dei cittadini. A Napoli pochi giorni fa un giovane diciottenne è stato colpito a morte da un proiettile vagante nel corso di una sparatoria un piena MOVIDA.  L’angoscia, il dolore e la rabbia si mescolano in queste ore anche perché manca l’intervento guaritore. Il tutto è affidato alla estetica presenza (forse) di una auto dei militari, militari che con il loro atteggiamento statuario non infondono quella sensazione di sicurezza come dovrebbero invece infondere alla loro vista. Per contro penso invece che il vero intervento dovrebbe avvenire potenziando i centri dove è possibile incontrarsi per attività formative, sport, musica, teatro e poi gli istituti scolastici che mai dovrebbero essere chiusi nelle ore serali, è necessario che negli istituti (laddove è possibile) si sviluppino aree di socializzazione L’ idea criminale si nutre della assenza d’interventi socio- culturali. Ma parlare di cultura con questo governo, e con l’attuale ministro dell’interno, appare quasi una missione impossibile.

La violenza non si fermerà con qualche auto della polizia o di militari.

 

Articolo di Francesco Maranta, 

Portavoce Nazionale del Forum dei Diritti